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NeXT. Alimentazione come prevenzione e cura in campo oncologico. Il ruolo dell’infermiere

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NeXT. Alimentazione come prevenzione e cura in campo oncologico. Il ruolo dell'infermiere
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Grande successo per il progetto editoriale targato Nurse Times denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis). Sono numerosi i lavori di tesi di laurea che giungono ai nostri autori e al nostro indirizzo mail [email protected].

Il dott. GUSTAVO CASTELLANO, laureatosi nell’anno accademico 2016/2017, presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, presenta l’abstract della sua tesi dal titolo “Alimentazione come prevenzione e cura in campo oncologico. Il ruolo dell’infermiere”.


…di Gustavo Castellano

Questo studio si basa su due tipi di ricerche scientifiche: la prima valuta la correlazione tra alimentazione e cancro; la seconda cerca di individuare stili alimentari e di vita volti alla prevenzione ed alla cura del cancro.

Obiettivo dello studio
Questo studio vuole offrire uno spunto di riflessione sulla figura infermieristica ed il ruolo che essa ricopre in campo oncologico.

Mira a valutare la necessità di ampliare le conoscenze oncologiche di una figura che ha il compito di fare da ponte tra il paziente e la Sanità.

Il nostro obiettivo è quello di trovare delle risposte alle seguenti domande: l’infermiere può diventare promotore di un particolare stile di vita e può prescrivere un’alimentazione adatta alla prevenzione e cura del cancro? Quali sono le conoscenze di questa figura in materia oncologico-alimentare?

Materiali e metodi
I materiali utilizzati in questo studio sono costituiti da ricerche pubblicate su riviste scientifiche, con una datazione della pubblicazione non anteriore a 5 anni.

Solo nel caso della Dieta Mediterranea ho ritenuto doveroso inserire “Lo Studio dei 7 Paesi” datato 1951. Ho inoltre interrogato di persona la Dott.ssa Alda Attinà, nutrizionista del Policlinico Torvergata e responsabile del progetto Chemiolieve.

Ho avuto anche modo di visitare la cucina reparto del Centro Nazionale Tumori di Milano.

Conclusioni
Alla luce delle ricerche passate in rassegna, si può confermare quanto segue: eliminare alcuni alimenti dallo stile alimentare quotidiano come carne, latte e loro derivati, zuccheri e farine raffinate ed invece utilizzare maggiormente proteine vegetali, verdure, cereali integrali e pesce così come praticare una equilibrata ma efficace attività fisica, proteggono dall’insorgenza del cancro.

Abbiamo visto, dagli studi scientifici, che mangiare sano e mantenere adeguati livelli glicemici sono necessari nella prevenzione del cancro in generale.

Un tipo di alimentazione, riconosciuta dall’intero mondo scientifico, come uno stile alimentare sano, è la dieta Mediterranea: essa rappresenta un’ottima difesa dal cancro ed è scientificamente definita anche come la dieta della longevità.

Inoltre acquisire conoscenze in questo campo è fondamentale per l’ infermiere in quanto esso rappresenta una figura di riferimento per il paziente, che lo consulti per ottenere chiarimenti ed informazioni.

L’infermiere può diventare ancor di più un punto cardine per il malato oncologico, un vero e proprio “case manager oncologico”, che si occupi tanto della prevenzione quanto della cura, che sappia consigliare e prescrivere stili di vita e alimentari che vadano a supporto delle cure oncologiche, capace di far integrare una sana alimentazione alla chemioterapia di base.

Per raggiungere tale obiettivo è necessario che esso sia adeguatamente formato.

Allegato

Tesi: Alimentazione come prevenzione e cura in campo oncologico. Il ruolo dell’infermiere

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