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Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale ([email protected]).
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“Gentile Direttore di NurseTimes,
mi chiamo Veronica Perboni, porgo alla Vostra cortese attenzione il mio elaborato, presentato in commissione di laurea in periodo pre-pandemico, affinché possa essere argomento di riflessione per altri colleghi professionisti, in un momento in cui il tema del “fine vita” caratterizza il nostro quotidiano lavorativo. Se fosse di Vostro interesse, sarebbe per me fonte di orgoglio e gratitudine una pubblicazione nel Vostro quotidiano di Informazione Sanitaria”.
La dott.ssa Veronica Perboni laureatasi presso l’Università degli Studi Di Milano – Bicocca, presenta la tesi “NECPAL CCOMS-ICO, strumento per identificare le persone con patologie croniche in fase avanzata terminale che necessitano di cure palliative: cooperazione interprofessionale”.
ABSTRACT
Le Cure Palliative sono cure attive e globali che forniscono sollievo dai sintomi di una grave malattia, migliorando la qualità di vita alle persone assistite, alle famiglie e ai caregivers. Per la gestione dei problemi fisici e dei sintomi debilitanti, tali Cure devono comprendere la prevenzione, l’identificazione precoce e la valutazione multidimensionale e sistemica delle persone che ne hanno necessità.
Nella revisione della letteratura condotta viene individuato lo strumento NECPAL CCOMS-ICO come strumento utile nel processo di identificazione, chiedendosi se l’infermiere sia coinvolto direttamente nella sua applicazione. Lo scopo è quello di confermarne il contributo, all’interno di una cooperazione interprofessionale. In Europa ogni anno circa 560 su 100.000 abitanti hanno necessità di ricevere Cure Palliative, con una prevalenza maggiore tra le persone affette da patologie non oncologiche.
In uno studio retrospettivo si stima che in Italia oltre un quarto delle spese sanitarie viene destinato alle persone con una o più patologie croniche nell’ultimo anno di vita; di queste, però, solo il 19% viene sottoposto a Cure Palliative. Per tale revisione viene condotto un percorso di consultazione di banche dati, letteratura grigia, sitografia e corrispondenze email. Le raccomandazioni generali dello strumento affermano che l’utilizzo deve essere basato sull’esperienza e la conoscenza profonda della persona assistita. In un primo studio si evidenzia un accordo del 76% tra medici e infermieri nell’identificazione della S.Q. positiva.
Tale concordanza viene poi convalidata in un seguente studio osservazionale, in cui risulta un grado maggiore di accordo tra i due infermieri coinvolti rispetto ai due medici, confermando la necessità del contributo infermieristico in un panorama di cooperazione interprofessionale. Recentemente, la comunità scientifica italiana ha accolto positivamente tale strumento, ma la letteratura è ancora poco generosa a riguardo; si vuole, quindi, fornire un contributo per una futura ricerca in tale ambito, valutandone l’applicabilità nel contesto sociosanitario italiano.
Veronica Perboni
Allegato
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