Il focolaio ha indotto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a convocare una riunioine di emergenza. Ma di cosa si tratta?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha tenuto una riunione di emergenza dopo che almeno nove persone sono morte in Guinea Equatoriale a causa della febbre emorragica di Marburg, appartenente alla famiglia Filoviridae, la stessa del virus Ebola. Si tratta di un virus altamente patogeno che prende il nome dalla città di Marburg, in Germania, dove si è verificato il primo focolaio della malattia nel 1967.
Il virus di Marburg causa la febbre di Marburg, una malattia che provoca febbre alta, mal di testa, mal di stomaco, eruzioni cutanee e sanguinamento interno ed esterno. E’ una malattia grave, con una mortalità che può variare dal 24% al 88%, a seconda dell’epidemia e della qualità dell’assistenza sanitaria disponibile.
Il virus si trasmette attraverso il contatto con i fluidi corporei di una persona infetta, come il sangue, la saliva, il vomito, l’urina e le feci. Non esiste una cura specifica, ma i sintomi possono essere trattati per ridurre la gravità della malattia. Considerato una malattia rara, prende piede principalmente in Africa, anche se ci sono state occasionali epidemie in altre parti del mondo. La prevenzione si attua limitando l’esposizione ai fluidi corporei di persone infette e implementando le misure di controllo delle infezioni.
Redazione Nurse Times
Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram – https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram – https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook – https://www.facebook.com/NurseTimes. NT
Twitter – https://twitter.com/NurseTimes
- Asl VCO (Verbano-Cusio-Ossola): avviso pubblico per 20 posti da infermiere
- Management infermieristico nella gestione del monitoraggio della sedazione profonda tramite MASIMO SedLine
- Case di comunità, Fials Lombardia evidenzia le criticità e chiede un incontro urgente alla Regione
- Ccnl Sanità 2022-2024, Fials: “Basta parole, servono fatti. Proposte concrete per i lavoratori”
- Ccnl Sanità 2022-2024, Nursing Up: “È ora che il contratto valorizzi concretamente i lavoratori”
Lascia un commento