La Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del Ssn ha sollevato il problema riguardante la moda diffusa tra gli operatori sanitari di farsi selfie e video nei reparti e nelle sale operatorie.
Il Ministero della Salute il 29/03/2017 ha inviato una nota indirizzato a Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) e alle Federazioni dei collegi Ipasvi (infermieri), dei collegi delle Ostetriche e dei collegi Tsrm (Tecnici sanitari di radiologia medica).
“Sono ormai frequenti le notizie di stampa che segnalano il dilagare del fenomeno della pubblicazione di fotografie e selfies sui social network scattate da parte dei professionisti sanitari durante l’esercizio dell’attività lavorativa“, è possibile leggere nel testo della circolare, firmata dal direttore generale Rossana Ugenti.
Foto, selfie e video che spesso mettono a repentaglio la privacy del paziente. Questi comportamenti spesso rischiano di sfociare in vere e proprie violazioni dei diritti delle persone malate e pertanto, il Ministero starebbe osservando attentamente i comportamenti degli operatori attivandosi qualora vi sia un utilizzo inappropriato di selfie e foto anche attraverso i Social Media.
Collegi e Ordini hanno il compito di tutelare sui comportamenti dei propri iscritti affinché non vi sia alcuna infrazione del Codice Deontologico ed etico che ogni professionista dovrebbe rispettare e che ogni Ordine dovrebbe far rispettare.
Il ministro Lorenzin ricorda come l’ambito sanitario sia estremamente delicato e come certi comportamenti “mettono a rischio il rispetto della privacy del paziente, compromettendo l’immagine degli stessi sanitari“.
Il ministero invita a riflettere sull’importanza di “contrastare siffatti avvenimenti“, chiedendo ai professionisti di “farsi parte attiva attraverso l’invio di specifiche raccomandazioni agli Ordini e Collegi professionali nelle quali si evidenzi la problematica sopra esposta e si sottolinei la necessità del rispetto dell’etica professionale“.
La presidente della Federazione Nazionale Collegi Ipasvi Barbara Mangiacavalli ha condiviso pienamente le considerazioni espresse dal Ministero rammentando che l’infermiere sia tenuto a rispettare la normativa di cui al Decreto Legislativo 196/20013 relativa al Codice in materia dei dati personali (Privacy).
Ha sottolineato altresì che il Codice deontologico dell’infermiere, in vari articoli, dispone il rispetto dei diritti del paziente anche in quanto persona con particolare riferimento alla tutela della riservatezza e della dignità dell’individuo.
Tale comunicazione ha la finalità di rendere nota agli iscritti la problematica evidenziata invitando ognuno a vigilare sul rispetto della deontologia professionale segnalando chi non si comporti correttamente.
Fonte: Ipasvi
Immagini: web, bari.ilquotidianoitaliano.com
Allegati
Circolare Ministero della Salute
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