Home Cittadino Midollo spinale lesionato, ENEA studia un dispositivo per rigenerarlo
CittadinoEducazione Sanitaria

Midollo spinale lesionato, ENEA studia un dispositivo per rigenerarlo

Condividi
Midollo spinale lesionato, ENEA studia un dispositivo per rigenerarlo
Condividi

Un dispositivo in grado di guidare la rigenerazione del midollo spinale lesionato grazie a un elettrodo innovativo. Lo hanno messo a punto i ricercatori di RISEUP, un progetto europeo a guida ENEA che comprende anche Sapienza Università di Roma e Rise Technology srl in Italia, insieme agli spagnoli dell’Università Politecnica di Valencia (UPV) e del Centro Investigación Príncipe Felipe (CIPF) e i francesi del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS).

Si tratta di una struttura elettrificata biocompatibile e completamente flessibile (scaffold) per il trattamento innovativo delle lesioni del midollo spinale basato sul trapianto di cellule staminali e la successiva rigenerazione del tessuto lesionato grazie a impulsi elettrici che favoriscono il differenziamento in neuroni.

“Attualmente non esistono cure efficaci per riparare le lesioni al midollo spinale causa di paralisi e disabilità permanenti; tuttavia, la ricerca sulle cellule staminali ha aperto nuove prospettive ed è in continuo sviluppo al fine di migliorare il loro utilizzo per la rigenerazione del tessuto nervoso danneggiato”, sottolinea la coordinatrice del progetto Claudia Consales, ricercatrice ENEA della Divisione Tecnologie e metodologie per la salvaguardia della salute.

Lo scaffold elettrificato del team RISEUP è una struttura che si adatta alla curvatura del midollo spinale grazie all’utilizzo di un metallo poroso che consente di mantenere la conducibilità elettrica anche quando l’elettrodo è piegato o deformato.

“Si tratta di una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare il settore delle apparecchiature biomedicali. La flessibilità e capacità di rilasciare correnti, a diverse intensità e durata, rendono, infatti, questo dispositivo particolarmente adatto per utilizzi in cui è richiesta un’elevata precisione e adattabilità, quali, ad esempio, il trattamento di patologie neurologiche (in cui la stimolazione elettrica è dimostrata essere efficace), il controllo del dolore o il monitoraggio dei segnali bioelettrici del corpo”, aggiunge Consales.

Attualmente lo scaffold è in fase di test sia su cellule staminali coltivate in vitro, sia in un modello in vivo di lesione del midollo spinale. “Gli esperimenti che stiamo conducendo sono basati su un approccio estremamente multidisciplinare dei partner e i risultati preliminari sembrano incoraggianti”, prosegue Consales.

ENEA svolge il lavoro di coordinamento e si occupa anche dell’analisi di un possibile effetto antinfiammatorio della stimolazione elettrica, mentre gli altri partner studiano gli effetti biologici della stimolazione elettrica sulle cellule staminali (CNRS), biomateriali (UPV), dosimetria e microdosimetria dei campi elettromagnetici (Laboratorio bio-elettromagnetismo della Sapienza), lesione del midollo spinale (CIPF) e microelettronica (Rise technology).

“Una caratteristica da sottolineare di RISEUP è l’elevata partecipazione di giovani ricercatrici in formazione, a dimostrazione di come l’interesse femminile per il settore deep tech sia sempre più una realtà”, conclude Consales.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
54° Congresso società italiana di neurologia: i temi da affrontare
CittadinoNT NewsPsichiatriaSalute MentaleSpecializzazioni

54° Congresso Società italiana di neurologia (Sin): i temi da affrontare

Introduzione – Alfredo Berardelli, Alessandro Padovani ✓ Malattia di Alzheimer: una luce in fondo al...

Tumore al seno, virologa sperimenta terapia su se stessa e guarisce
CittadinoNT NewsOncologia

Tumore al seno, virologa sperimenta terapia su se stessa e guarisce

Una ricercatrice si è curata con successo il tumore al seno utilizzando una tecnica da...

Alzheimer: famiglie in difficoltà. Urge sostegno concreto
CittadinoNT NewsSalute Mentale

Alzheimer: famiglie in difficoltà. Urge sostegno concreto

Le famiglie che affrontano l’Alzheimer sono protagoniste di una battaglia quotidiana che...