“Qualcosa non ci torna. Secondo i dati che la direzione aziendale ha portato in sede di confronto con le organizzazioni sindacali e la Rsu, al 31 dicembre 2023 sarebbe presente all’interno dell’azienda un numero maggiore (di oltre 400 unità) di operatori socio-sanitari rispetto al 31 dicembre 2019″. Così, in una nota, Fp Cgil commenta i numeri dell’Asl Toscana Nord Ovest relativi alla provincia di Massa-Carrara.
“Ci risulta invece che in Lunigiana, nonostante non ci sia stata stata alcuna chiusura, riduzione di servizi, di attività, dal 2019 a oggi il numero degli operatori socio-sanitari sia inferiore di circa una decina di unita, carenza destinata ad ampliarsi, considerato che prossimamente andranno in quiescenza alcuni lavoratori”, sottolinea Fp Cgil.
E ancora: “La situazione sta provocando notevoli problemi, come ad esempio nel trasporto pazienti interno all’ospedale di Fivizzano, in sala operatoria, e notevoli problematiche nel dipartimento tecnico sanitario della Lunigiana. In particolare in radiologia, dove i tecnici sono in numero insufficiente e vi è il rischio concreto che non si riesca a garantire la copertura dei turni del mattino e del pomeriggio. Si segnala l’impossibilità con il personale attualmente presente, di garantire le pronte disponibilità, e difficoltà si registrano per il laboratorio analisi e per il centro trasfusionale sia dell’ospedale di Pontremoli che di Fivizzano”.
Continua Fp Cgil: “Per le sostituzioni delle lunghe assenze, poi, si tampona con il supporto di alcuni lavoratori dall’Ospedale delle Apuane, sia per turni ordinari che per turni di pronta disponibilità. I lavoratori sono stremati e non riescono a usufruire dei loro diritti contrattuali, come ferie e riposi. Attualmente danno la propria disponibilità fuori del proprio orario di lavoro, saltando i riposi o prolungando il proprio orario di lavoro, ma i servizi non possono essere garantiti dal solo senso di appartenenza, di dedizione”.
Conclude Fp Cgil: “Riteniamo fondamentale che il servizio pubblico fornisca risposte ai bisogni dei cittadini, garantendo il diritto alla salute. Al contempo è necessario che siano garantiti i diritti ai lavoratori, e tutto questo può essere assicurato solo con il numero adeguato di personale sanitario”.
Redazione Nurse Times
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