Una bimba di soli 15 mesi ha commosso la Francia. Rischia l’eutanasia per legge.
Si tratta di Marwa Bouchenafa, una piccola paziente ricoverata presso l’ospedale “La Timone“, principale ospedale di Marsiglia, per un’infezione fulminante che le ha provocato gravi lesioni cerebrali.
La vita della bambina è appesa ad un filo.
Il Consiglio di Stato francese starebbe decidendo se mantenere in vita artificialmente la bambina oppure se sia il caso di staccare la spina.
Secondo i medici che hanno in cura Marwa non ci sarebbe alcuna speranza per un suo risveglio.
Il 4 novembre scorso, i medici hanno preso la decisione collegiale di staccare la spina, invocando il carattere “non ragionevole” delle cure prodigate, secondo una controversa interpretazione della legislazione sul fine vita.
La famiglia si oppone fermamente alla decisione.
I genitori, che non si vogliono dare per vinti, si sono rivolti al tribunale amministrativo di Marsiglia che, l’8 febbraio, ha dato loro ragione.
La decisione presa dai medici è stata reputata “prematura, poiché presa al termine di un periodo non sufficientemente lungo per valutare con certezza l’inefficacia delle terapie in corso e il consolidamento dello stato di salute della bambina”.
Inoltre, secondo i giudici, “la sola circostanza che una persona sia in uno stato irreversibile di perdita dell’autonomia che la rende tributaria di un’alimentazione e di una ventilazione artificiali non dovrebbe in sé caratterizzare una situazione nella quale il proseguimento del trattamento appare ingiustificato in nome del rifiuto dell’ostinazione irragionevole”.
La petizione lanciata dai genitori ha superato le 245.000 firme.
Secondo i genitori, Marwa reagisce agli stimoli, come ad esempio la voce della sorellina. “Non perdiamo la speranza”, ripetono.
La madre ha implorato il rispetto della vita rivolgendosi alle radio nazionali: “Marwa non è un animale malato da abbattere. Marwa è pienamente cosciente. È prigioniera del suo corpo. È handicappata e gli handicappati hanno il diritto di vivere”.
Secondo i medici, i movimenti della piccola sarebbero dei “riflessi” che non preannuncerebbero possibili miglioramenti.
Gli specialisti ammettono che non sia possibile determinare se la bimba stia soffrendo o meno.
Secondo l’autore della legge sul fine vita, il deputato neogollista e medico Jean Leonetti, data la complessità del caso, “la decisione della giustizia potrebbe fare giurisprudenza”.
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