Mancano i dispositivi di protezione individuale per gli infermieri e gli altri operatori del 118 di Torino, ed ecco arrivare le raccomandazioni di utilizzare i sacchi della spazzatura per proteggersi dal Coronavirus.
I sacchi bianchi nei quali vengono normalmente mandate a lavare le lenzuola sporche diventano dei graziosi sovracamici mentre i sacchetti neri per i rifiuti vengono riadattati a calzari, proprio come recita il cartello rivolto ai professionisti della salute.
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Dopo l’utilizzo delle bottigliette di plastica dell’acqua da mezzo litro, riciclate per contenere il disinfettante per le mani e le mascherine artigianali realizzare in molti ospedali d’Italia con lenzuola dismesse o pannoloni, dobbiamo assistere a questa ulteriore idea.
Il provvedimento improvvisato è stato immediatamente denunciato da Giuseppe Summa, segretario territoriale del sindacato Nursind di Torino.
“Questo vale non solo per gli infermieri del 118 impegnati nei soccorsi primari e nei trasferimenti secondari di pazienti Covid-19 positivi. Non è ammissibile. Ricordiamo anche che le divise in dotazione al 118 vengono lavate dal personale al proprio domicilio con evidenti problematiche di rischio infettivo”.
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Continuano inoltre a mancare le mascherine Ffp3 “e i pazienti critici essendo ventilati con respiratori e sistemi di ventilazione particolare – prosegue Summa – mettono a rischio ogni volta gli operatori”.
Anche il sindacato Nursing Up è intervenuto immediatamente preannunciando azioni legali nei confronti dell’azienda: “Manca tutto”, si legge nell’esposizione presentato per tutelare la salute di infermieri e operatori e dei loro famigliari.
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