Madre e figlia morte per intossicazione alimentare: 5 medici indagati a Campobasso

Redazione Nurse Times29 Dicembre 20252 min di lettura

Cinque medici dell’ospedale Cardarelli di Campobasso sono indagati per la morte di Sara Di Vita, 15 anni, e della mamma Antonella Di Ielsi, 50 anni, a causa di un’intossicazione alimentare. Le ipotesi di reato avanzate dalla Procura sono omicidio colposo e lesioni colpose.

Il marito della donna e padre della ragazza, ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma, resta in gravi condizioni, ma è vigile e le sue condizioni sono stabili, “ben controllate”. Stamattina, intanto, la polizia è tornata nell’abitazione di Pietracatella (Campobasso), dove vive la famiglia, e dove la Squadra Mobile ha sequestrato le cartelle cliniche e i resti degli alimenti consumati. Sono in corso nuovi rilievi nell’appartamento messo sotto sequestro. All’interno operano anche ispettori dell’Azienda sanitaria regionale del Molise (Asrem).

“L’indagine è prioritariamente volta a ricostruire l’intera catena degli interventi medici, con specifico riguardo ai precedenti accessi della quindicenne presso il Pronto soccorso. Risulta, infatti, che la minore si fosse presentata in struttura per due volte prima del decesso. Parimenti, si indaga sugli interventi richiesti dalla madre prima dell’evento fatale”. È quanto afferma il procuratore di Campobasso, Nicola D’Angelo, in merito alla morte della due donne, confermando le indagini su cinque operatori sanitari intervenuti nella prima fase di assistenza alle due pazienti.

“Data l’estrema complessità del quadro clinico – spiega ancora il procuratore di Campobasso – sono stati disposti accertamenti multidisciplinari, comprensivi di esami autoptici e consulenze specialistiche, orientati secondo tre direttrici. Responsabilità individuali: verificare l’eventuale sussistenza di negligenze o sottovalutazioni del quadro clinico della minore e della madre, nonché errori nell’applicazione dei protocolli diagnostici”.

E ancora: “Individuazione della ‘fonte di innesco’: risalire con assoluta precisione all’origine della patologia e all’agente causale che ha determinato un exitus così fulmineo per una giovane di 15 anni e per la sua genitrice, chiarendo le ragioni di una simile virulenza. Tutela della salute pubblica: ricostruire l’insorgenza patologica per isolare eventuali, residue, ‘fonti di innesco’ ed interrompere ogni dinamica di rischio, garantendo che nessun altro cittadino possa essere coinvolto in una tragedia di questa natura”.

Redazione Nurse Times

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