L’onorevole pentastellata torna sulla recente epidemia di morbillo all’ospedale pediatrico di Bari.
“Se ci fosse già stata l’anagrafe vaccinale, casi come quelli di Bari difficilmente si sarebbero verificati. E questo perché, nonostante gli slogan della passata legislatura, di fatto è questo Governo, e in primis il ministro della Salute, Giulia Grillo, che sta lavorando per realizzarle e avere quindi un quadro completo di tutte le coperture vaccinali regione per regione”. Così, in una nota, Marialucia Lorefice, deputata del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Affari Sociali alla Camera, in riferimento agli otto casi di morbillo diagnosticati a Bari negli ultimi giorni, che sarebbero stati provocati da una bambina non vaccinata.
Prosegue Lorefice: “Abbiamo sempre ribadito che, oltre a una corretta campagna di informazione sul tema, la nostra priorità è potenziare i servizi vaccinali e rendere più efficiente tutta la macchina amministrativa, per avere un monitoraggio efficace e costante di ogni singola situazione. E ciò si può ottenere solo grazie all’anagrafe vaccinale. In questo modo si potranno individuare le persone non vaccinate e, in casi di coperture non idonee per malattie gravi come per esempio il morbillo o la pertosse, saranno attivati altri tipi di misure, a iniziare dall’obbligo previsto anche per gli operatori sanitari. Purtroppo ci troviamo davanti a una vera e propria situazione di confusione, dovuta al carattere emergenziale del decreto Lorenzin. Basti pensare all’equiparazione che è stata fatta tra patologie come il morbillo, che necessita di vaccino, e il tetano, che invece non richiede l’immunità di gregge”.
La nota della portavoce pentastellata si conclude così: “Episodi come quello di Bari sono la prova che i provvedimenti imposti, ma non accompagnati da un’informazione completa rivolta ai cittadini per farli scegliere con consapevolezza, non portano a nulla. E infatti, anche con il decreto Lorenzin in vigore, ci sono ancora bambini non vaccinati”.
Redazione Nurse Times
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