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Lombardia, Fials: Domanda all’assessore Moratti sui contratti a tempo negli Hub vaccinali

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Covid, Fials: Piano Marshall per sanità o muore SSN, personale reclama sicurezza
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Regione Lombardia può risolvere il problema dell’organico ridotto e salvare il posto a questi lavoratori 

Di seguito il comunicato del sindacato Fials:

Siamo sotto organico, le strutture sanitarie sono al collasso. Eppure, abbiamo personale con contratti a termine che non saranno rinnovati. Ha un senso? Se sì, quale? L’emergenza Covid ha reso manifesto anche a chi non voleva vedere lo stato dell’arte: abbiamo bisogno di assumere.

A Milano, duramente colpita dal virus, ancor più che altrove perché il personale sanitario è allo stremo. Nei mesi della pandemia, solo nell’HUB vaccinale Palazzo delle Scintille per conto della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, sono stati assunti 84 Coadiutori Amministrativi impegnati, tramite contratto di somministrazione di lavoro stipulato con l’agenzia interinale Tempor S.p.a. Dopo diversi rinnovi il 31 ottobre 67 di loro cesseranno la loro esperienza al Policlinico.

  Queste assunzioni erano possibili grazie al finanziamento da parte di Regione Lombardia della campagna vaccinale. A questi numeri vanno sommati quelli degli altri Hub vaccinali, che vedono “scadere” altrettanti contratti. Questo riguarda il personale amministrativo ma avverrà lo stesso con quello sanitario.Allora la domanda che poniamo all’assessore Moratti è questa: perché non stilare una graduatoria straordinaria o, meglio ancora, organizzare un graduale inserimento nel sistema sanitario lombardo che di risorse ha bisogno drammaticamente?  

Si può e si deve fare. Fials Milano si rende disponibile a collaborare a mediazioni e coordinamento se necessario.  

Mimma Sternativo, segretario Fials Milano area metropolitana: “Abbiamo vaccinato di più e meglio che nel resto del mondo, in Lombardia. Lo abbiamo fatto grazie a questi lavoratori che non si sono tirati indietro, schierati in prima fila. A Regione chiediamo di utilizzare la logica, di aiutare questi professionisti e quelli già allo stremo sparsi nelle strutture sanitarie. Serve solo la volontà politica, su cui ci piace contare”.  

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