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L’infermiere specialista con incarico di funzione professionale: l’esperienza della Rete Ferite Difficili – Azienda USL Toscana Sud Est

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Il documento/esperienza è stato pubblicato sulla rivista L’Infermiere – Organo ufficiale della Fnopi.

Le lesioni croniche sono definibili come compromissioni dell’integrità cutanea ad eziologia varia come ulcere vascolari, venose, arteriose, linfatiche e miste, da pressione, da device correlate (DRPU), ad eziologia oncologica/neoplastica e del piede diabetico, aventi un lento processo riparativo (sono presenti da oltre 6 settimane) e vanno incontro spesso alla problematica della colonizzazione e/o infezione e hanno un grande impatto sulla qualità di vita delle persone che ne sono portatrici (Nunan, 2014)…

Contestualizzazione dell’esperienza

L’esperienza della Azienda USL Toscana Sud Est sulle reti assistenziali è quasi ventennale, in questi anni si è evoluta in modo importante sia da un punto di vista di competenze cliniche che per il modello organizzativo adottato. Il riconoscimento delle competenze dell’infermiere specialista ha inizio nelle singole Aziende USL già dal 2008 con le selezioni per il profilo di infermiere esperto DS dove il contributo infermieristico era volto verso gli ambiti assistenziali specifici come attività di consulenza clinica, formazione e attività di costruzione di procedure protocolli clinici.

Nello stesso tempo prendono struttura dal 2012 ambulatori specialistici infermieristici per le lesioni cutanee in cui vengono impostati trattamenti complessi in assistiti con diagnosi clinica accertata. Negli anni successivi anche alla luce della riorganizzazione delle Aziende Sanitarie in Regione Toscana dove sono state aggregate n. 3 Aziende USL (Arezzo, Siena e Grosseto) nella macro Azienda USL Toscana sud est, è stato necessario modificare il modello assistenziale anche in considerazione del fatto che l’Azienda USL Toscana sud est è geograficamente la più grande sul territorio nazionale ma con la più bassa densità di popolazione.

La rete assistenziale delle ferite difficili è sicuramente quella in cui si investono le maggiori risorse aziendali, sia umane che economiche, in quanto direttamente proporzionale al numero delle persone che necessitano di trattamenti di cura, se pur con eziologie diverse delle ferite. Già prima del periodo pandemico le norme e le esperienze europee ed extra-europee ci orientavano al necessario spostamento del baricentro delle cure nel territorio, nel sostegno alla prossimità, nell’avvicinare il più possibile i professionisti tutti, anche quelli esperti in ferite difficili, ai luoghi di vita delle persone.

Inoltre, a seguito della pandemia COVID-19, considerate le indicazioni del DM 70/2015 per gli standard ospedalieri, del DM 77/2022 per gli standard territoriali e della missione 6 del PNRR, è necessario spostare le cure in luoghi prossimi alla popolazione creando una rete con competenze cliniche definite e dedicate…

Obiettivi del progetto

L’obiettivo principale è la valutazione dell’efficacia di una organizzazione ibrida, a valenza prevalentemente professionale con IFP, ma caratterizzata anche da una componente organizzativa interna…

Di seguito il documento/esperienza completo.

Redazione Nurse Times

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