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Massimo Randolfi

L’esperienza della pandemia: come è stata vissuta

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Coronavirus, come riconoscere le mascherine contraffatte?
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La pademia ha colto il mondo intero in maniera inaspettata e dolorosa. Molte sono state le perdite e le abitutini di vita sono state stravolte in maniera talvolta radicale. Tanti i cambiamenti, dall’uso della mascherina alla chiusura delle scuole. Abbiamo dovuto rimandare (chissà per quanto tempo) anche gli abbracci.

Adesso, una ricerca, mette nero su bianco i numeri della pandemia e gli effetti che il coronavirus ha avuto sul nostro sentire. Quasi un italiano su quattro (il 23% degli adulti), riporta l’Istituto Superiore di Sanità, dichiara di aver vissuto l’esperienza della pandemia in modo emotivamente doloroso. Sono soprattutto persone che hanno avuto esperienze diretta della pandemia a causa di lutti in famiglia o fra amici cari per il Covid, o perché hanno subito perdite economiche.

L’esperienza della pandemia: alcol e sedentariertà

Inoltre, fra gli anziani ultra 65enni aumenta la sedentarietà e la quota di donne che fa un consumo moderato di alcol. A rivelarlo, riporta il sito ufficiale di Iss, sono i dati delle sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento realizzati dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL), in collaborazione con le Regioni e coordinati a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicati nel Rapporto “PASSI e PASSI d’Argento e la pandemia COVID-19”.

Questi dati sono il risultato di due domande del modulo COVID, adottato per il campione di interviste realizzate fra agosto e dicembre 2020, che indagano lo stato emotivo nei confronti dell’attuale situazione pandemica e del confronto dei dati sugli stili di vita raccolti nello stesso periodo nell’anno precedente la pandemia.

Il 23% degli adulti ha dichiarato di aver ripensato, negli ultimi 30 giorni, all’esperienza vissuta e legata alla pandemia in maniera dolorosa (pensiero intrusivo).

Tra gli ultra65enni il pensiero intrusivo è riferito dal 34% degli intervistati e come accade per gli adulti è associato a caratteristiche socio-demografiche dei rispondenti, al loro profilo di salute fisica e psicologica e al vissuto di malattia. La pandemia, secondo i dati della sorveglianza PASSI d’Argento, ha cambiato anche lo stile di vita degli ultra 65enni. Se fra gli adulti si riduce la quota di sedentari, perché aumenta l’attività fisica nel tempo libero, tra gli anziani, al contrario, si registra un aumento significativo della quota di sedentari nel periodo pandemico rispetto agli stessi mesi del 2019, che sale dal 40% del 2019 al 43% nel 2020.

Con l’esperienza della pandemia cmbia anche il consumo di alcol. I dati PASSI d’Argento raccolti durante il periodo pandemico marzo-dicembre 2020, rilevano che nella popolazione ultra 65enne si registra un incremento statisticamente significativo della quota complessiva di persone che riferisce di consumare alcol, che passa dal 39%, osservato negli stessi mesi del 2019 al 45% del 2020. Questo aumento è totalmente attribuibile ad un aumento di consumo moderato (non più di una unità alcolica al giorno) nelle donne che passa da 17% del 2019 al 25% del 2020.  

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