Così una nota del Carroccio: “Perché non usare i 100 milioni che l’Italia versa ogni anno all’Oms per assumere più medici e sostenere l’apertura di ospedali?”
“Tagliamo i fondi dell’Oms”. Con una nota che fa già molto discutere la Lega prende posizione sull’Organizzazione Mondiale della Sanità, proponendo di rivedere i finanziamenti del nostro Paese nei confronti dell’agenzia delle Nazioni Unite specializzata in questioni sanitarie e di utilizzare quindi diversamente i 100 milioni di euro che l’Italia spende ogni anno per farne parte. L’obiettivo è investire piuttosto tali risorse nel Servizio sanitario nazionale (Ssn).
“Garantire l’efficienza del nostro sistema sanitario – si legge nella nota della Lega – è una priorità del Governo, come dimostra lo stanziamento record per la Salute nell’ultima Legge di Bilancio. Tuttavia si può fare ancora meglio, usando risorse che ad oggi non vengono gestite appropriatamente, come ad esempio i circa 100 milioni che, tra contributi regionali, nazionali ed europei, ogni anno l’Italia versa all’Oms”.
Sempre la Lega: “Anziché finanziare un ente che non ha certamente aiutato il nostro Paese negli ultimi anni e che chiede più denaro e potere sulla salute degli italiani, perché non usare quella somma per assumere più medici e sostenere l’apertura di ospedali?”.
L’ostilità della Lega nei confronti dell’Oms non è una novità. Il senatore Claudio Borghi, ad esempio, ha più volte criticato l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la gestione della pandemia. Va detto, però, che 100 milioni sarebbero un importo relativamente basso da far rientrare nel sistema sanitario italiano. Senza contare che non tutti i fondi provengono direttamente dal ministero della Salute e che il nostro Paese fornisce contributi volontari inferiori rispetto ad altri Paesi, come Germania o Francia.
Redazione Nurse Times
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