Il rilascio della patente di guida per le persone affette da sindrome delle apnee ostruttive del sonno, detta OSAS (Obstructive Sleep APNEA Syndrome)
In Italia il 20% degli incidenti sono provocati da un’attenzione alterata e l’osas è la patologia che più di ogni altra determina una sonnolenza diurna.
APNEA deriva dal termine greco “APNOIA” che significa “senza respiro” perché, nelle persone con apnee, la respirazione si arresta ripetutamente durante il sonno, per almeno 10 secondi e spesso più a lungo, anche per più di un centinaio di volte in una singola notte.
L’OSAS, quindi, è caratterizzata da “pause” o interruzioni del normale respiro durante il sonno.
Per difendersi da questa pericolosa riduzione di apporto di ossigeno a livello cerebrale è necessario che il cervello “si risvegli”, anche se per pochissimi secondi, cosa che a volte non viene neanche avvertita coscientemente dal paziente (cosiddetti “arousals”o micro-risvegli inconsapevoli).
Si distinguono tre tipi di apnee durante il sonno: ostruttive, centrali e miste:
L’apnea ostruttiva, che è caratterizzata dall’ostruzione delle vie aeree superiori in presenza di continuo sforzo respiratorio.
L’apnea centrale, che è la cessazione del flusso aereo accompagnata da assenza di sforzo respiratorio per momentanea mancanza dell’impulso neuronale a tutti i muscoli respiratori.
L’apnea mista, che è la cessazione del flusso aereo che tipicamente inizia senza sforzo respiratorio, ma si conclude con un progressivo sforzo respiratorio.
Il Decreto del 22 dicembre 2015 (VEDI) – che recepisce la Direttiva Europea 2014/85/UE del 1° luglio 2014 – stabilisce, tra le altre cose, i requisiti necessari per il conseguimento e il rinnovo della patente di guida per è affetto da osas che provochino sonnolenza diurna con conseguente diminuzione dell’attenzione.
Il decreto stabilisce che, in occasione del rilascio o del rinnovo della patente, sono da considerarsi “soggetti con sospetta OSAS” coloro che presentano almeno una delle seguenti condizioni: russare in modo rumososo, abituale e intermittente per la presenza di apnee respiratorie, e sonnolenza diurna.
Altre caratteristiche che favoriscono l’insorgenza delle osas sono:ù
- obesità;
- collo grosso;
- ipertensione arteriosa farmaco-resistente;
- aritmie;
- diabete mellito tipo 2;
- cardiopatia ischemica cronica;
- eventi ischemici cerebrali;
- broncopneumopatie.
In tutti i casi in cui si debba richiedere la valutazione della Commissione medica locale (CML) l’ esaminando sarà sottoposto a un test specifico sui tempi di reazione, per valutare l’eventuale riduzione del livello di vigilanza dovuto alla sonnolenza diurna.
Innanzitutto, in caso di dubbio di OSAS, è indispensabile sottoporre il paziente a una polisonnografia e un “monitoraggio cardio-respiratorio notturno”, che prevede la registrazione delle apnee e delle ipopnee sulla base di queste indagini la sindrome può essere differenziata in:
- OSAS lieve: sonnolenza in corso di attività richiedenti poca attenzione (leggere, guardare la televisione, viaggiare come passeggero, ecc.)
- OSAS moderata: sonnolenza in corso di attività richiedenti un medio livello di attenzione (al cinema o al teatro, ascoltando una conferenza che interessi, ecc.)
- OSAS severa: sonnolenza in corso di attività richiedenti elevata attenzione (guidando un veicolo, conversando, ecc.).
Sulla base di questi criteri diagnostici, dopo la pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale il 19 febbraio 2016 (VEDI), chiunque richieda la patente di guida o il rinnovo della stessa e presenti le condizioni per sospettare un’ OSAS moderata o severa, deve essere inviato ad un consulto medico specialistico che escluda l’eventuale non idoneità al rilascio, sospendendo temporaneamente il permesso di guida fino ad accertamenti eseguiti.
L’eventuale autorizzazione alla guida per i conducenti di veicoli che presentino OSAS moderata o severa è possibile solamente se i disturbi siano adeguatamente controllate con le cure prescritte.
In Italia esistono diverse associazioni onlus tra cui la l’Associazione Apnoici Italiani Onlus, nata nel 2016 dalla volontà e necessità di supportare i pazienti che presentano la patologia delle Apnee Ostruttive del Sonno (VEDI).
Ida Baiano
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