Da settimane attendiamo di conoscere la posizione del Direttore Generale del Riuniti di Foggia, dott. Pedota ma alle nostre sollecitazioni si è preferito svicolare in maniera sempre cordiale. Non sono graditi i quesiti sul quell’avviso anomalo e un po’ anacronistico?
FOGGIA – Silenzio assoluto, anzi per dirla tutta, silenzio assordante.
Abbiamo atteso settimane, probabilmente mesi, per ottenere una risposta dal Direttore Generale degli “Ospedali Riuniti” di Foggia, Antonio Pedota, sulla vicenda così anacronistica e, al tempo stesso, antipatica relativa all’esclusione dei neo laureati in infermieristica del polo universitario di Barletta, al bando per quattro borse di studio per “Assistenti di sala” emesso dall’Università di Foggia e dagli Ospedali Riuniti (VEDI).
La vicenda è stata anche ripresa dal collegio ipasvi della Bat (VEDI) che contesta, nel merito e nel metodo, l’avviso pubblico…NESSUNA presa di posizione invece da parte del collegio ipasvi di Foggia, un silenzio assordante, non giustificabile (VEDI)!
La questione è semplice: perché il bando, come da avviso pubblico, è riservato solo ai laureati nella sede di Foggia?
Come mai questa discriminazione che i 18 neo laureati del polo di Barletta (VEDI) hanno portato all’attenzione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano?
Come mai i tanti inviti e, in alcuni casi, le diffide anche di alcune rappresentanze sindacali (VEDI), sono rimasti lettera morta da parte dell’Università foggiana e dell’Azienda ospedaliera?
E sempre collegata alla vicenda del bando che individua l’assistente di sala c’è un altro quesito che meriterebbe una risposta: questa nuova figura non comporterebbe la modifica dell’assetto organizzativo del servizio pubblico di pronto soccorso, con la concreta possibilità di determinare dannose conseguenze alla qualità della prestazione finale resa in favore dell’utenza?
Domande legittime che abbiamo girato prima al Magnifico Rettore dell’Università di Foggia e, successivamente, al Direttore Generale degli Ospedali Riuniti attraverso i rispettivi uffici stampa.
Nel primo caso la risposta è stata quasi tempestiva: su quegli argomenti, ci è stato risposto dall’Università, può fornire dettaglia il direttore generale dell’Azienda ospedaliera (VEDI).
E noi, rispettando i ruoli, ci siamo rivolti all’ufficio stampa degli Ospedali Riuniti, girando le stesse domande. Abbiamo atteso settimane, rispettando il clima cordiale e collaborativo instaurato con l’ufficio stampa, ma non c’è traccia delle risposte del direttore generale.
Sappiamo che i quesiti sono stati ritenuti “fin troppo specifici” e questo, ad onore del vero, ci ha un po’ sorpreso: è una delle rare volte che vengono giudicate preventivamente le domande.
Sino a prova contraria le interviste si chiedono, specificando il tema da affrontare e questo giornale lo ha fatto chiedendo risposte ad alcuni quesiti specifici. Chiedere è lecito, rispondere e cortesia insegnano i genitori ai loto figli: noi abbiamo lecitamente chiesto, ma non ci è stato risposto.
Un silenzio assordante che, ci auguriamo, venga interrotto dalle parole del direttore generale degli Ospedali Riuniti di Foggia, Antonio Pedota: ci dica perché quel bando per “Assistenti di sala” escluda i neo laureati del Polo di Barletta (e di San Severo).
Giusto o sbagliato che sia (lo lasciamo ai lettori decidere) sarà il suo punto di vista. Il silenzio non gli dà ragione.
Salvatore Petrarolo
Allegato
Lettera dei 18 neo laureati rivolta al Presidente della regione Puglia Emiliano
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