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La riforma della sanità trentina

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La riforma della sanità trentina
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Ospedale policentrico ovvero un’unica rete ospedaliera articolata su 7 strutture aziendali, ripristino e potenziamento dei distretti sanitari e del Dipartimento di prevenzione, medicina del territorio e Scuola di Medicina. Sono questi i cardini su cui ruota il nuovo modello organizzativo dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, che dopo essere stato adottato in via preliminare dall’esecutivo, in questi giorni viene presentato agli stakeholder del territorio.

L’altro giorno il percorso è stato illustrato ai membri della Consulta della salute, oggi invece è stato il turno dei sindacati di categoria, quindi nei prossimi giorni, prima dell’adozione definitiva che dovrà avvenire entro la fine di agosto, la riforma approderà in Quarta commissione. All’incontro, che si è tenuto via meet, erano presenti l’assessore provinciale alla salute, il direttore generale facente funzioni dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro con il direttore del Servizio ospedaliero provinciale Pier Paolo Benetollo e il dirigente generale del Dipartimento provinciale salute Giancarlo Ruscitti.

Come illustrato dall’assessore e dal dirigente generale Ruscitti, il nuovo modello organizzativo proposto per Apss si inserisce nel più ampio quadro della riforma della sanità nazionale, che dovrebbe concludersi entro fine anno. Obiettivo rispondere alle criticità messe in luce dalla pandemia e non solo da essa, come anche valorizzare i punti di forza del sistema trentino, in un’ottica appunto provinciale. Cuore del sistema l’ospedale “policentrico” ovvero non un ospedale nel quale concentrare tutte le attività, ma ospedali in rete, che hanno bisogno l’uno dell’altro e dove alcune attività possono essere potenziate o caratterizzate. E in questo senso, come hanno illustrati i vertici della sanità trentina, la riforma andrà ad accentuare quanto già accade in Trentino, basti pensare alla procreazione medicalmente assistita, attività che già avviene per tutto il territorio solo nell’ospedale di Arco.


Ampia e articolata la discussione con le organizzazioni sindacali di categoria; da parte dell’esponente di Giunta è arriva l’assicurazione che verranno raccolte ed esaminate le varie proposte che perverranno, in vista della stesura del Regolamento – che farà seguito all’adozione definitiva – nel quale verranno dettagliate tutte le attività di programmazione della riforma della sanità.

Fonte: ilTrentino

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