Uno studio sui gemelli dimostra che la composizione della flora batterica intestinale è fortemente influenzata dal patrimonio genetico e quindi ereditabile. Inoltre, una particolare famiglia di batteri, la più ereditabile di tutte, è in grado di proteggere dall’aumento di peso. La scoperta apre la strada a terapie personalizzate con probiotici per ridurre il rischio di malattie correlate all’obesità
La percentuale di massa grassa che caratterizza la nostra costituzione corporea è determinata in buona parte dal patrimonio genetico attraverso la creazione di un ambiente intestinale che favorisce la proliferazione di alcuni ceppi batterici piuttosto che altri. E dato che la flora batterica intestinale controlla l’assorbimento e la metabolizzazione degli alimenti, i nostri geni determinano quindi – in modo indiretto – se saremo tendenzialmente più grassi o più magri. La correlazione è stata dimostrata da uno studio condotto da biologi genetisti della Cornell University a Ithaca, negli Stati Uniti, che firmano un articolo su “Cell”.
Il fatto che tanto la genetica quanto il microbioma intestinale influenzino la corporatura delle persone era noto, ma non si sapeva se questi due fattori fossero o meno indipendenti: “Finora, la variazione delle abbondanze dei microrganismi intestinali è stato spiegato con la dieta, l’ambiente, lo stile di vita e lo stato di salute. “Questo è il primo studio a stabilire che alcuni tipi di microbi intestinali sono in un certo qual modo ‘ereditari’ e non solo frutto di influenze ambientali”, ha detto Ruth E. Ley, che ha diretto la ricerca.
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno analizzato le popolazioni batteriche intestinali di 171 gemelli monozigoti, ossia identici, e di 245 gemelli eterozigoti. Hanno così scoperto che le abbondanze relative di specifici tipi di microrganismi erano decisamente più simili nei gemelli identici, che sono geneticamente uguali, che negli eterozigoti, che geneticamente sono normali fratelli, ma come i gemelli identici condividono le influenze ambientali fin dal grembo materno.
In particolare, Ley e colleghi sono riusciti a stabilire una classifica delle famiglie batteriche più ereditabili, scoprendo che la palma dei batteri in assoluto più influenzati dal patrimonio genetico va a una famiglia – quella delle Christensenellaceae, di identificazione molto recente – che è molto più presente nelle persone magre, e rara negli obesi.
In seguito a questa scoperta, i ricercatori hanno somministrato a un gruppo di topi colonie di batteri di questa famiglia, dimostrando che i topi così trattati acquistavano meno peso rispetto ai topi di un gruppo di controllo sottoposti allo stesso regime dietetico ma che non erano stati trattati.
“I nostri risultati mostrano che la valutazione delle abbondanze delle diverse famiglie batteriche può servire a prevedere il rischio di malattia”, ha detto la Ley. “Il microbioma si conferma inoltre un interessante obiettivo di manipolazione terapeutica”, attraverso la preparazione di probiotici personalizzati sulla base del patrimonio genetico, in modo da ridurre il rischio di malattie correlate all’obesità
Massimo Randolfi
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