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Carissimo direttore di Nurse Times,
sono la Dott.ssa Riccarda Monterisi, infermiera neolaureata presso l’Università degli studi di Foggia. Vorrei condividere con voi il mio lavoro di tesi per rendere evidente una problematica sottovalutata nel periodo pandemico COVID-19: la salute psicosociale delle donne in gravidanza e nel post-partum. La mia tesi è di tipo sperimentale intitolata: “NURSING PSICO-EDUCAZIONALE ALLE NEOMAMME IN EPOCA PANDEMICA: studio sull’impatto psicologico del Covid-19 sulle neomamme nel periodo perinatale e i benefici dell’assistenza infermieristica”.
sono la dott.ssa Riccarda Monterisi, mi sono laureata presso l’Università degli Studi di Foggia, sede di Barletta, Le invio la mia tesi dal titolo “Nursing psico-educazionale alle neomamme in epoca pandemica. Studio sull’impatto psicologico del Covid-19 sulle neomamme nel periodo perinatale e i benefici dell’assistenza infermieristica“.
Premessa
In tutto il mondo, COVID-19 ha trovato i sistemi sanitari impreparati, con una risposta limitata, che ha portato alla necessità di agire collettivamente, con urgenza e senza precedenti nella storia degli ultimi cento anni. In questo stato caotico del mondo, le donne continuano ad avere figli. Sebbene ci siano molti aspetti che possono essere discussi, bisogna riflettere su come la pandemia del nuovo coronavirus abbia influenzato le aspettative delle donne in gravidanza, innescando o accentuando l’ansia perinatale e la paura del parto; perciò si ritiene importante identificare strategie per proteggere e ottimizzare la salute psicosociale delle puerpere durante questo periodo, così come le pratiche di cura e assistenza pre e post-partum alla diade madre-bambino, in un periodo di cambiamenti di dinamiche sociali.
Obiettivi
Valutare in una coorte perinatale, durante la pandemia COVID-19, gli impatti sul benessere psicologico delle neomamme e la necessità di interventi psico-educazionali nell’assistenza infermieristica pre e post-partum alla diade madre-neonato per prevenire la vulnerabilità psicologica delle neomamme, in un contesto di cambiamenti delle dinamiche sociali che comportano l’assenza della rete familiare.
Materiali e Metodi
È stata condotta una revisione della letteratura, approfondendo gli obiettivi della ricerca. Per la redazione e la costruzione del quadro teorico sono stati consultati libri di testo e articoli scientifici sulla banca dati PUBMED inserendo parole chiave specifiche della ricerca. Inoltre è stato condotto anche uno studio sperimentale a cui hanno partecipato 81 neomamme primipare e multipare, dai 16 ai 45 anni.
Il primo giorno di degenza (T0) e l’ultimo giorno di degenza (T1), dopo che la figura dell’infermiere materno-neonatale li è stata accanto per fornire tutta l’assistenza necessaria in base alle loro esigenze individuali, alle neomamme veniva consegnato un questionario diviso in 3 parti : la parte iniziale conteneva una raccolta di dati generali come l’età, il numero di gravidanze precedenti e il tipo di parto; la seconda parte conteneva domande riguardanti l’impatto psicologico del Covid-19 nel periodo perinatale; invece la terza parte conteneva domande riguardanti la valutazione dell’assistenza infermieristica post-partum come supporto indispensabile, in un momento storico in cui manca la vicinanza della rete familiare durante la degenza.
Per lo sviluppo della statistica descrittiva e inferenziale è stato utilizzato il software statistico SPSS 19 DEMO e i seguenti test: ANOVA (test della varianza), il T-Test per campioni appaiati ed indipendenti fissando un intervallo di confidenza (IC) al 95%.
Risultati
Dalle ricerche bibliografiche della revisione della letteratura sono stati scelti complessivamente 118 articoli che hanno risposto ai criteri stabiliti. I temi di selezione della letteratura sono stati sintetizzati con diagrammi di flusso. Invece osservando i risultati ottenuti dallo sviluppo dei dati del campione oggetto di studio, cioè 81 neomamme che hanno affrontato il periodo perinatale nell’epoca pandemica Covid-19, dimostrano che il loro tasso di ansia, paura, stress e preoccupazione è notevolmente aumentato a causa delle dinamiche evolute in campo sanitario e sociale.
Si nota una differenza statisticamente significativa (p=0,000) tra il punteggio totale dell’impatto psicologico del Covid-19 sulle neomamme valutato a T0 (M=14,21) e il punteggio totale dell’impatto psicologico del Covid-19 sulle neomamme valutato a T1 (M=10,50).
Questo risultato ci evidenzia che l’assistenza infermieristica post-partum al binomio madre-bambino si è rilevato uno strumento indispensabile per il supporto fisico e morale della neomamma, in un’epoca pandemica dove la vicinanza del partner o di un familiare era negata durante la degenza. Infatti alle neomamme è stato chiesto anche di valutare gli interventi infermieristici psico-educazionali riscontrando una differenza statisticamente significativa (p=0,000) tra il punteggio totale della qualità dell’assistenza infermieristica materno-neonatale valutata a T0 (M=19,42) e il punteggio totale della qualità dell’assistenza infermieristica materno-neonatale valutata a T1 (M=23,72).
Conclusioni
I risultati ottenuti mettono in risalto come il periodo pandemico Covid-19 ha influenzato negativamente la salute mentale delle neomamme incrementando ansia, stress, paura e preoccupazioni. Al fine di contenere il rischio di insorgenza di vissuti depressivi lo studio eseguito mette in evidenza che la tempestività degli interventi psico-educazionali infermieristici attivati nell’unità materno-neonatale, come fattore protettivo, hanno permesso una presa in carico, in termini preventivi della vulnerabilità materna e della coppia madre-neonato, in un momento storico in cui la rete familiare non poteva svolgere la naturale funzione di sostegno.
Riccarda Monterisi
Allegato
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