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Riceviamo la tesi del dott.ssa Lainò Luana dal titolo “Assistenza Infermieristica al paziente con invaginazione intestinale” dissertata presso l’Università degli Studi Dell’aquila
Lainò Luana
Nel corso dell’ultimo tirocinio che ho svolto presso il P.O. Spirito Santo di Pescara ho avuto la possibilità di conoscere il mondo dell’area materno infantile: presso le U.O.C. di Pediatria medica e di Chirurgia pediatrica. Seppur per poco tempo, ho avuto modo di apprezzare questo mondo e l’assistenza infermieristica che lo riguarda, in particolare mi ha colpita l’esperienza presso l’U.O.C. di Chirurgia pediatrica, dove ho avuto modo di conoscere tante storie interessanti su bambini fragili e sulle loro famiglie. Il caso clinico che più mi ha colpita riguarda una bimba di appena un anno e mezzo, con diagnosi di “invaginazione intestinale”, che sarà la protagonista del mio elaborato.
Invaginazione intestinale
L’ invaginazione intestinale è una delle più comuni cause di addome acuto in età pediatrica. Consiste nella penetrazione “a cannocchiale” di un segmento di intestino (invaginato) in quello immediatamente sottostante (invaginante). Nella maggioranza dei casi l’affezione si verifica senza una causa precisa, idiopatica, oppure talora possibile individuarne una causa scatenante sarà sintomatica.
La forma idiopatica (90% dei casi) sembra essere conseguente ad alterazioni e sinergie della motilità intestinale correlate allo svezzamento, ad infezioni respiratorie e/o gastroenteriche o iperplasia del tessuto linfatico. I segmenti intestinali più frequentemente coinvolti sono l’ileo terminale ed il cieco che penetrano nel colon ascendente. Le forme miste (ileo-cieco-coliche) sono abbastanza comuni.
La forma sintomatica colpisce per lo più il bambino in età scolare. Non ha predilezione di sede, può essere: digiuno-digiunale, ileoileale, ileocecale, ileocolica, colocolica.
Sintomatologia
L’esordio è improvviso: il bambino precedentemente in stato di benessere manifesta un dolore Colico intenso di tipo parossistico, che si caratterizza perché alternato a intervalli di benessere. La triade: dolore addominale intermittente, fece ematiche o a gelatina di ribes e riscontro di massa alla palpazione del quadrante addominale superiore destro.
Altre possibili manifestazioni sono pianto inconsolabile, flessione degli arti inferiori, rifiuto del cibo e vomito, alvo chiuso a feci e gas o diarrea prima con feci normali poi muco sanguinolente.
Diagnosi
Non esistono alterazioni biochimiche tipiche dell’I.I., i dati di laboratorio possono evidenziare presenza di disidratazione, anemia e leucocitosi.
La diagnosi è strumentale tramite il clisma opaco ed eventualmente l’ecografia. Presso l’U.O.C. di Chirurgia pediatrica dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara è stata introdotta una nuova procedura per la diagnosi, ossia il clisma idrico. È una procedura che permette la visualizzazione dell’intestino sotto controllo ecografico, preferibile perché consente di evitare la somministrazione del mezzo di contrasto ai pazienti pediatrici. Nella maggior parte dei casi questa procedura si rivela risolutiva, senza dover procedere con l’intervento chirurgico. Di conseguenza l’indagine può essere contemporaneamente diagnostica e terapeutica.
La soluzione fisiologica 0.9% (somministrata con il clisma) progredisce fino a livello della testa dell’invaginato; quindi, penetra tra le pareti di questo ultimo e dell’invaginante: si vengono in tal modo a creare le classiche immagini variamente definite “a coccarda”.
L’II entra in diagnosi differenziale con: occlusione intestinale, coliche addominali, gastroenterite, appendicite, mal rotazione convolvolo, ernia inguinale strozzata, diverticolo di Meckel.
Terapia
La terapia può essere incruenta o chirurgica. Quella incruenta prevede riduzione con pressione idrostatica (Clisma opaco con bario sotto controllo fluoroscopico/ Clisma di soluzione fisiologica tiepida sotto controllo ecografico) o riduzione con pressione pneumatica (Insufflazione di aria che contrasta le anse intestinali sotto controllo fluoro scopico).
Redazione NurseTimes
Tesi: “Assistenza Infermieristica al paziente con invaginazione intestinale”
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