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Riceviamo la tesi della dott.ssa Caccamo Ilenia, laureatasi presso l’Università di Roma “La Sapienza”
Gentile Direttore di Nurse Times,
sono Ilenia Caccamo, una neo-infermiera. Ho il piacere di mostrare a tutti i suoi lettori la mia tesi di laurea in infermieristica conseguita presso l’Università La Sapienza di Roma dal titolo “Non morire di arresto cardiaco improvviso: utopia o realtà?”.
É un tema attuale che riguarda tutta la popolazione, per cui mi piacerebbe estendere ed aumentare la consapevolezza sull’importanza di saper attuare manovre rianimatorie immediate al fine di ridurre migliaia di decessi l’anno.
ABSTRACT
Alla base di questo studio vi è la valutazione e l’analisi del livello d’istruzione di soggetti laici nel campo della rianimazione. In particolare, l’attenzione è rivolta al grado di conoscenze teoriche e competenze pratiche della popolazione laica riguardo le manovre di rianimazione e dell’utilizzo del defibrillatore automatico.
La scelta di questo argomento si deve ad una personale esperienza vissuta in qualità di assistente bagnante durante la mia attività lavorativa nell’estate del 2017.
Ero appena arrivata in spiaggia, quando l’attenzione di tutti i presenti viene richiamata da una donna che, provenendo dalla punta opposta della spiaggia, corre urlando di aver visto un uomo disteso in riva privo di coscienza. La mia riflessione nasce in seguito all’osservazione dell’atteggiamento eccessivamente agitato e poco riflessivo che ha spinto la donna ad allontanarsi e chiedere aiuto, piuttosto che delegare al primo passante di allertare i soccorsi in modo da agire tempestivamente per cercare di salvare la vittima.
In merito a ciò, le linee guida ERC (european resuscitation council), che si soffermano sul BLS (basic life support), sottolineano come la prima cosa in assoluto da fare in caso di emergenza è mantenere la calma, ciò che non è stata in grado di attuare la donna in questione.
L’obiettivo di questa tesi è quello di mettere in luce il livello di conoscenze e competenze sulla rianimazione cardiopolmonare extraospedaliera dell’adulto in soggetti laici e, in relazione ai risultati ricavati, definire gli interventi da attuare.
Per determinare il grado d’istruzione è stata condotta un’indagine di tipo quantitativo somministrando un questionario contenenti domande mirate sulla conoscenza dei segni specifici di un arresto cardiaco, sulla capacità di gestione di una situazione d’emergenza e sulla formazione teorica e pratica dell’RCP (rianimazione cardiopolmonare). Il campione a cui è stato rivolto il questionario è sia femminile sia maschile, di età compresa tra 14 e 65 anni.
La tesi nello specifico è articolata in 4 capitoli.
Nel primo capitolo viene presentato il cuore sia dal punto di vista anatomico-strutturale sia da quello fisiologico e come la sua attività elettrica viene registrata e mostrata all’ECG (elettrocardiogramma).
Il secondo capitolo si concentra sulla grave condizione dell’arresto cardiaco in sede extraospedaliera andando a definire il suo andamento epidemiologico, in Italia e all’estero, tenendo conto dell’attuale condizione pandemica da Covid-19, cosa può provocarlo e come si manifesta; vengono inoltre illustrate le conseguenze che l’interruzione della circolazione sanguigna determina.
Il terzo capitolo si concentra sul trattamento dell’arresto cardiaco extraospedaliero; vengono presentate le nuove linee guida ERC 2021 aggiornate considerando tutte le modifiche e le precauzioni legate al Covid-19, viene definito l’ordine cronologico delle manovre BLS e viene resa nota l’importanza della figura dell’infermiere specializzato come formatore anche nelle scuole. È evidenziato anche il ruolo cruciale delle nuove tecnologie e il loro possibile contributo futuro.
Nel quarto capitolo, infine, si discute sui risultati ottenuti dall’analisi dei dati; i più rilevanti saranno illustrati nelle conclusioni finali dell’elaborato.
Dott.ssa Caccamo Ilenia
Allegato
Tesi: “Non morire di arresto cardiaco improvviso: utopia o realtà?”
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