“La delibera della Regione Veneto è inaccettabile: riscrive un profilo senza passare dalla Conferenza Stato-Regioni”. A parlare è Danilo Massai, presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia, che commenta così la recente scelta della Regione Veneto che, con approvazione del DGR 305/2001, istituisce la figura di Operatore socio sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria.
“Si tratta di una figura non correttamente inquadrata perché assegna attività e competenze infermieristiche che necessitano di valutazione della persona sia prima che dopo l’intervento . Il responsabile dell’assistenza è l’infermiere che oltre ad avere una formazione diversa dagli Operatori Sociosanitari, per i quali ad oggi la formazione si sviluppa sulla scuola dell’obbligo, ha anche a differenza degli Oss un profilo assicurativo che tutela gli assistiti. Inoltre gli Oss sono ancora inquadrati nel ruolo tecnico e hanno la qualifica di operatori di interesse sanitario. Con questa delibera si svilisce la figura dell’infermiere, il suo lungo e articolato percorso formativo, la sua professionalità,” spiega Danilo Massai.
“L’istituzione di questa nuova dovrebbe essere affiancata da una serie di passaggi – aggiunge Massai -. In primo luogo applicando la legge 3/2018 con passaggio al ruolo socio-sanitario e poi procedendo alla revisione del profilo giuridico base (da attestato qualifica a diploma di qualifica). È necessario inoltre innalzare gli standard formativi di base e codificare gli standard professionali, definendo anche modelli organizzativi e operativi nel settore Socio sanitario e Sanitario, con inserimento del nuovo profilo all’interno dell’equipe. E poi prevedere sia l’obbligo di assicurazione che di formazione Ecm”.
- 2025: l’anno in cui l’infermieristica ha iniziato a muoversi davvero (ma ancora non abbastanza)
- Esercizio professionale in deroga fino al 2029, Fnomceo e Fnopi: “Rivedere subito la decisione. Non servono proroghe, ma interventi strutturali”
- Rischio genetico di tumore al seno, i classici criteri non bastano. Lo studio
- Vaccini e autismo, Oms ribadisce: “Nessun legame causale”
- Gruppo Inter-Ordini di Piemonte e Valle d’Aosta, ecco il vademecum “Aiutiamo chi cura”. Giusi Medici (Opi Torino): “Promuoviamo benessere e tutela degli operatori”
Fonte: gazzettadifirenze.it
Lascia un commento