La situazione è diventata insostenibile. E c’è chi invoca l’intervento di Emergency.
Situazione ingestibile al Pronto soccorso di Isernia, tanto da invocare l’aiuto di Emergency. Lo denunciano i medici in servizio, che hanno richiesto l’intervento del sindaco Piero Castrataro, recatosi sul posto con l’assessore comunale alla Sanità, Francesca Scarabeo.
Al momento i medici strutturati del presidio di emergenza sono quattro, ma solo tre in servizio perché uno in malattia. Nel 2016 erano 11. Inoltre ci sono tre medici venezuelani, ma per uno di loro il contratto scadrà a luglio. Sebbene il Pronto Soccorso non abbia posti letto per ricoveri, accoglie da alcuni giorni tre pazienti con aneurisma cerebrale perché non c’è spazio nei reparti, mentre l’utenza quotidiana aumenta, come solitamente accade durante la stagione estiva.
Il sindaco e l’assessore hanno accolto le istanze degli operatori, annunciando una riunione di maggioranza per definire iniziative, anche clamorose, necessarie per modificare lo stato attuale del Pronto soccorso. Nei giorni scorsi la maggioranza al Comune di Isernia aveva già chiesto al presidente della Regione Molise, Donato Toma, di revocare l’incarico a Oreste Florenzano, direttore generale dell’Asrem, poiché non aveva dato risposte concrete ed efficienti per la sanità molisana.
“Siamo nella parte finale di una situazione drammatica, che era già prevedibile dieci anni fa – ha detto Lucio Pastore, medico del Pronto soccorso di Isernia, intervistato dall’Ansa –. L’unica via d’uscita può essere l’arrivo di Emergency: ci darebbe respiro e tempo per approntare una successiva riorganizzazione. Così non possiamo andare avanti”.
Redazione Nurse Times
- Tribunale di Cosenza riconosce il diritto ai buoni pasto per tutti i turnisti oltre le sei ore
- Coina: “Sanità italiana sempre più alla deriva. Senza investimenti veri sui professionisti, non saremo in grado di affrontare le sfide future”
- Mangiacavalli (Fnopi): “È il momento dell’infermiere di famiglia e comunità. Indispensabile attivare formazione specialistica”
- Malattie croniche, Iss: “Il 18% degli adulti e il 57% degli over 65 ne ha una”
- Inappropriatezza assistenziale, rischio infettivo e responsabilità professionale: la detersione fecale non rientra nel profilo dell’infermiere
Lascia un commento