L’Asl Napoli 2 Nord ha disposto l’apertura di un’indagine interna in merito a un video diffuso su TikTok nel quale si vedono medici e infermieri dell’ospedale Rizzoli di Ischia ballare nel reparto di Ginecologia con la tiktoker Very e Sasy, al secolo Veronica Acquaviva. La stessa Asl ha espresso attraverso una nota “il più profondo disappunto per tale condotta”, giudicata “gravemente inopportuna e in contrasto con i principi di professionalità, rispetto e riservatezza che devono caratterizzare l’operato di ogni dipendente della nostra Azienda sanitaria”.
La denucia dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate
Il video, divenuto ben preso virale, è stato pubblicato su Facebook anche dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate (è visionabile a questo link), che ha così commentato: “Come associazione, crediamo che ‘certi balletti’ andrebbero fatti al di fuori della struttura ospedaliera, ma soprattutto fuori dall’orario di servizio. È vero che viviamo con lo smartphone in mano, ma se vogliamo essere rispettati dobbiamo anche mantenere un contegno, senza esporre i nostri atteggiamenti goliardici al pubblico ludibrio. Tralasciando quello che è il Codice deontologico professionale. Per la tiktoker in questione: nelle strutture ospedaliere è assolutamente vietato filmare e divulgare pubblicamente immagini. Speriamo che stavolta vengano presi provvedimenti”.
La posizione dell’Asl Napoli 2 Nord
Nel precisare che un simile comportamento “costituisce violazione del codice di comportamento del personale dipendente” l’Asl Napoli 2 Nord ha assicurato che “in caso di accertamento di responsabilità verranno adottate le misure disciplinari previste dal vigente ordinamento”. La direzione strategica ha infine ribadito il proprio impegno nel “garantire la qualità e la sicurezza delle cure erogate ai cittadini e nel tutelare l’immagine dell’Azienda”, aggiungendo di confidare “nella massima collaborazione di tutto il personale dipendente affinché episodi di questo tipo non si ripetano in futuro”.
La condanna di Opi e Omceo
Sulla vicenda sono intervenuti con una nota congiunta anche gli Ordini degli infermieri (Opi) e dei medici (Omceo) di Napoli. “Attenderemo i risultati dell’inchiesta avviata dalla Asl per capire se nostri iscritti abbiano preso parte e in che misura alle riprese di un video realizzato presso l’ospedale Rizzoli di Ischia, che viola i più elementari principi di riservatezza in ambito sanitario e che condanniamo come indecoroso e indegno”, hanno dichiarato i presidenti Teresa Rea e Bruno Zuccarelli.
E ancora: “Nel caso fosse verificata la partecipazione attiva di medici e infermieri, prenderemo senza mezzi termini tutte le misure disciplinari previste dal Codice deontologico e dall’etica professionale, particolarmente attenti e severi nei casi di violazione della privacy dei pazienti. Ogni cittadino che accede a una struttura sanitaria per visite, esami o ricoveri necessita che gli venga garantita l’assoluta riservatezza, nel rispetto dei suoi diritti fondamentali e della sua dignità fisica e morale. Violare tali fondamentali principi di condotta etica equivale a tradire i principi morali e deontologici sottoscritti tacitamente con pazienti da parte di medici e infermieri”.
Redazione Nurse Times
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