La conferma arriva dal position paper pubblicato dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN), che amplia l’indicazione della denervazione renale a una popolazione di pazienti complessa e ad alto rischio.
La denervazione renale (RDN) rappresenta oggi una terapia innovativa e sicura per il controllo dell’ipertensione arteriosa non controllata e ora può essere offerta anche ai pazienti con malattia renale cronica (MRC).
Medtronic condivide il position paper della Società Italiana di Nefrologia (SIN), pubblicato recentemente sul Journal of Nephrology, che ne supporta l’utilizzo nei pazienti con malattia renale cronica. Si tratta dell’ultimo di una serie di documenti e dichiarazioni a sostegno della denervazione renale come ulteriore opzione terapeutica sicura ed efficace per ridurre la pressione sanguigna nei pazienti nefropatici con ipertensione non controllata.
Un consenso a complemento delle raccomandazioni internazionali
Il position paper della SIN si inserisce nel quadro delle recenti linee guida della European Society of Hypertension (ESH) e delle linee guida della European Society of Cardiology (ESC), che riconoscono la denervazione renale come “terzo pilastro terapeutico”, accanto alle modifiche dello stile di vita e alla terapia farmacologica. Esse si basano su solidi dati clinici, tra cui i risultati del programma globale SPYRAL HTN di Medtronic, che comprende oltre 5mila pazienti e conferma la sicurezza e l’efficacia a lungo termine della procedura nel ridurre la pressione arteriosa in modo stabile e duraturo.
Il documento SIN, forte delle nuove e più recenti evidenze cliniche, espande le raccomandazioni attuali e supporta l’utilizzo della denervazione renale nei pazienti con malattia renale cronica. Il position paper rappresenta un passo importante per la pratica clinica in Italia, ampliando l’indicazione della RDN a una popolazione di pazienti complessa e ad alto rischio, e conferma la validità di questa procedura come ulteriore strumento per il controllo della pressione arteriosa nei casi di ipertensione non adeguatamente gestita con i soli farmaci.
Benefici documentati anche nei pazienti con malattia renale cronica
La SIN evidenzia come un controllo efficace della pressione arteriosa nei pazienti con malattia renale cronica sia essenziale per rallentare la progressione della malattia e ridurre il rischio cardiovascolare.
La denervazione renale consente di ottenere una riduzione stabile della pressione arteriosa senza peggiorare la funzione renale, con benefici aggiuntivi quali la diminuzione dell’albuminuria (presenza anomala di albumina nelle urine) e della proteinuria (presenza di proteine nelle urine in quantità anomale), indicatori di protezione della salute.
Il documento sottolinea inoltre risultati positivi in tre contesti clinici ad alto rischio: nei pazienti con funzione renale ridotta, nei pazienti in dialisi e nei pazienti trapiantati di rene, per i quali la procedura ha mostrato un miglior controllo pressorio e stabilità della funzione renale nel tempo.
Dichiarazioni
“Ridurre l’attività del sistema nervoso simpatico nei pazienti con malattia renale cronica è un obiettivo clinico prioritario – ha dichiarato il dottor Sandro Feriozzi, esperto di malattie renali -. La denervazione renale offre oggi uno strumento concreto per raggiungere questo risultato, soprattutto nei casi in cui i farmaci non bastano o non sono ben tollerati”.
“L’estensione dell’indicazione ai pazienti con malattia renale cronica conferma la solidità scientifica della nostra tecnologia e il suo valore nella pratica clinica quotidiana – ha aggiunto Vincenzo Angrisani, business director CRDN di Medtronic per Italia, Grecia e Israele -. Questo passo testimonia l’impegno di Medtronic nel collaborare con la comunità nefrologica e cardiologica per migliorare la qualità di vita dei pazienti”.
Un impegno condiviso per la cura dell’ipertensione
La denervazione renale di Medtronic è approvata per uso commerciale in oltre 75 Paesi ed è supportata da uno dei più ampi programmi di ricerca disponibili, con più di 30milapazienti trattati nel mondo. Negli Stati Uniti la FDA ha approvato i sistemi di denervazione renale nel 2023, mentre in Giappone l’approvazione è stata ottenuta nel settembre 2025. L’allineamento tra la comunità nefrologica italiana e i principali organismi scientifici internazionali rafforza ulteriormente la posizione della RDN come opzione terapeutica sicura, efficace e basata su evidenze, a supporto di un miglior controllo pressorio e di una migliore protezione cardiovascolare e renale.
Redazione Nurse Times
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