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Intervista a Mariapia, infermiera premiata a Verbania per aver soccorso una donna mentre era fuori servizio

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Mariapia Tutino, infermiera potentina, premiata a Verbania per aver soccorso una donna mentre era fuori servizio.
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Soccorse, insieme ad una sua amica ostetrica mentre erano entrambe fuori servizio, una donna appena investita da un furgone.

Bloccando tempestivamente una forte emorragia. Per questo gesto, l’infermiera Mariapia Tutino ha ricevuto un encomio dal direttore generale dell’ospedale di Verbania e dal sindaco della città.

Noi di Nurse Times l’abbiamo intervistata.

In breve chi è Mariapia Tutino? Perché ha scelto di essere infermiera?

Sono una ragazza di 24 anni, di Potenza. Mi sono laureata in Infermieristica nella mia città nell’ottobre del 2015 e lavoro qui a Verbania dal Luglio dello scorso anno, all’ospedale Castelli, in reparto di Ostetricia e Ginecologia. Ho scelto questa professione non per ripiego, come purtroppo spesso accade, ovvero solo per trovare facilmente una occupazione; ma perché amo profondamente questo lavoro. Rendermi utile per aiutare gli altri è sempre stato per me molto gratificante.

Ho vissuto in casa mia situazioni molto gravi e spiacevoli di malattia e ho sperimentato sulla mia pelle quanto un sorriso, un giusto atteggiamento empatico, ma soprattutto tanta professionalità e competenza, nel nostro ramo possano davvero fare la differenza. E sapere di contribuire con il mio essere, il mio sapere e il mio saper fare a migliorare la condizione di chi soffre è la sensazione più bella che si possa provare.

Cosa ti è accaduto il 5 agosto 2017?

Ero con una collega ostetrica (Valeria Collini) a Verbania per delle commissioni. Svoltando l’angolo, ci siamo imbattute in una donna a terra, circondata da persone che non sapevano cosa fare. Abbiamo subito fermato l’auto, siamo scese per controllare e ci siamo accorte che in terra, sotto a una delle gambe della donna, c’era una grande quantità di sangue.

I presenti ci hanno riferito che era stata investita da un furgoncino. L’autista era ancora lì e ci spiegava la dinamica dell’accaduto, intanto che noi controllavamo lo stato di coscienza della donna. Aveva perso davvero molto sangue. Purtroppo non avevamo guanti a disposizione e non abbiamo potuto scoprire subito la ferita. Fortunatamente, però, avevamo un laccio emostatico e tramite quello, senza venire a contatto con il sangue, abbiamo cercato di bloccare l’emorragia. Rallentandola sensibilmente.

Dopo qualche minuto impiegato nel tranquillizzare e sorvegliare la donna, facendola parlare e, insieme alla polizia municipale, nel liberare la zona dai tanti spettatori accorsi quasi fosse un’irrinunciabile spettacolo, è arrivata l’ambulanza. Ci siamo presentate come professioniste sanitarie, i soccorritori ci hanno subito fornito dei guanti e insieme abbiamo scoperto l’arto interessato.

La ferita si estendeva dal ginocchio alla caviglia, i tessuti erano completamente lacerati e c’era anche una sospetta frattura. Abbiamo così effettuato un veloce lavaggio con soluzione fisiologica, abbiamo coperto la sede della lesione con delle garze sterili e infine abbiamo aiutato i soccorritori a posizionare la donna sulla barella spinale per il trasporto.

In seguito a questo vostro soccorso fuori programma, avete ricevuto un encomio…

Sì. Gli agenti della polizia municipale, che hanno cercato di essere il più possibile d’aiuto prima dell’arrivo dell’ambulanza, hanno poi deciso di segnalare l’episodio al direttore generale dell’ospedale di Verbania e al sindaco della città.

A distanza di qualche giorno abbiamo ricevuto, mentre eravamo in servizio, la chiamata del direttore generale in persona che voleva congratularsi con noi e ci ha comunicato che il 30 agosto il sindaco avrebbe avuto piacere di riceverci per congratularsi.

Una volta li abbiamo trovato diversi giornalisti e, piuttosto emozionate, siamo state intervistate per il TG della TV locale. Il sindaco ha poi deciso di ringraziarci anche con un omaggio, due biglietti per la prima della stagione teatrale Del “Teatro Maggiore” di Verbania, che si terrà il 15 ottobre.

Vi aspettavate tutto questo clamore? Siete delle eroine?

No, non siamo delle eroine. E non ci aspettavamo affatto tutto questo “movimento”, in quanto siamo convinte di aver fatto solo il nostro dovere. Sia come cittadine, sia come professioniste sanitarie. Eravamo solo al posto giusto, nel momento giusto e con le giuste competenze. Tutto qui.

Ci siamo sentite, però, profondamente onorate di ricevere tutte queste attenzioni. Poiché, anche se personalmente non diamo tutta questa importanza al nostro gesto (che riteniamo, lo ripeto, qualcosa di assolutamente normale), ammettiamo che è davvero bello vedere i propri sforzi, il proprio impegno e il tanto amore che proviamo per le nostre rispettive professioni riconosciuto in qualche modo. Ed è davvero bello, ad oggi, sapere che la donna che abbiamo soccorso sta bene.

Mariapia Tutino, infermiera potentina premiata a Verbania.

Alessio Biondino

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