Tra i pochi a stare peggio dei professionisti sanitari di casa nostra, nel vecchio continente, i colleghi greci e ungheresi.
Non è certo una novità, ma la conferma arriva anche dalla fotografia scattata dall’Ocse e riferita all’anno 2020: gli stipendi di infermieri e medici italiani sono tra i più bassi d’Europa. I numeri pubblicati sul portale Health Statistics evidenziano infatti, una volta di più, come i nostri professionisti sanitari, a parità di potere d’acquisto, guadagniuno meno di molti colleghi europei.
Per quanto riguarda gli infermieri, in Italia lo stipendio medio del 2020 (a parità di potere d’acquisto e in dollari) è di circa 39mila dollari: molto distante dagli 87mila dollari che percepiscono gli infermieri belgi e dagli 81mila dollari di quelli statunitensi. Ma i numeri sono impietosi anche nel confronto con i colleghi tedeschi (59mila dollari nel 2018, ultimo dato presente), spagnoli (56mila dollari) e britannici (48mila dollari). Peggio degli infermieri italiani, in Europa, stanno quelli greci e ungheresi, ma con una forbice molto stretta.
Passando ai medici, l’Ocse stima che in Italia lo stipendio medio sia di 110mila dollari. Un dato inferiore del 72% rispetto a quello dei colleghi olandesi (190mila dollari), del 70% rispetto a quello dei tedeschi (187mila dollari), del 41% rispetto a quello dei britannici (155mila dollari), del 27% rispetto a quello dei belgi (140 mila) e dell’8% rispetto a quello dei francesi (in questo caso il confronto si riferisce al 2019, ultimo anno a cui si riferiscono i dati dei medici transalpini). Simile, invece, lo stipendio medio dei medici spagnoli, mentre a guadagnare meno dei camici bianchi italiani, in Europa, sono greci (60mila dollari) e ungheresi (68mila dollari). E il confronto non è lusinghiero se si guarda fuori dal vecchio continente. Si pensi, ad esempio, che in in Corea del Sud i medici guadagnano mediamente 195mila dollari, in Cile 136mila e in Nuova Zelanda 132mila.
Redazione Nurse Times
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