La prontezza di riflessi e la preparazione di un infermiere fuori servizio hanno permesso di salvare la vita ad un uomo
Luca Benedetto, operante nel reparto di cardiologia del Policlinico di Bari, si trovava in gradinata Sud dello stadio San Nicola di Bari per assistere alla partita del campionato di Serie B Bari-Latina.
Nel corso del primo tempo, un tifoso 65enne si è improvvisamente accasciato al suolo, privo di sensi.
L’infermiere si è dimostrato l’uomo giusto al momento giusto. Ha infatti riscontrato che il tifoso fosse in arresto cardiocircolatorio iniziando le procedure rianimatorie in attesa dell’arrivo personale del 118 presente allo stadio.
Senza il precoce intervento dell’Infermiere avrebbero potuto risultare inutili tutte le manovre successive, defibrillazione compresa.
“Il tifoso non respirava, era evidente che fosse in arresto cardiaco”, racconta Benedetto.
“In questi casi, come si sa, l’unica cosa da fare è il massaggio cardiaco, per permettere al sangue di affluire alla testa. L’operazione è durata una decina di minuti, poi sono intervenuti i soccorritori, che avevano bisogno del tempo necessario per salire verso la gradinata. Devo anche sottolineare che tutta la gente che era in quello spicchio di curva Sud è stata estremamente collaborativa. Tutti davano una mano, senza intralciare le operazioni. Il paziente a un certo punto ha aperto gli occhi, la fibrillazione ventricolare c’era e questo è sempre un buon segnale”.
Secondo il racconto di alcuni tifosi, la ripresa del polso sarebbe avvenuta proprio mentre Fedele segnava il gol vittoria del Bari, al 90° minuto anche se in questa occasione il gol più importante è stato realizzato da un Infermiere non nuovo a queste imprese.
“Tempo fa, in un precedente episodio, mentre ero all’Ikea, mi è capitata la stessa cosa ed ho ricevuto un encomio.”
Simone Gussoni
Fonti: Repubblica
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