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Una infermiera nata per combattere

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Martina Loi è una infermiera romana di 24 anni con una grande passione: il Full Contact. Ha da poco vinto la Hungarian World Cup.

È tornata da Budapest con una medaglia d’oro penzolante dal collo, Martina Loi, infermiera 24enne di Roma. E vincendo la Hungarian World Cup, una competizione che coinvolge gli atleti titolari delle nazionali di tutto il mondo, ha realizzato il suo sogno: gareggiare e vincere nella disciplina del Full Contact.

Prima del colpo di fulmine con quella che sarebbe poi diventata un’irrefrenabile passione, la giovane non avrebbe mai e poi mai pensato che un giorno sarebbe salita su un ring per combattere. “Volevo solo dimagrire un po’ e insieme ad una mia amica sono andata in una palestra. Ho visto che c’era un corso di kick boxing e ho provato, per curiosità. Quando sono salita sul ring, però, ho avuto la sensazione di aver sempre fatto solo quello. E il tempo mi ha dato ragione”, ha dichiarato la campionessa a Il Tempo.

Da piccola ero molto timida. Grazie alla kick ho iniziato a credere di più nelle mie capacità. È una disciplina rigida, ma che mi aiuta a stare bene con me stessa”, spiega l’infermiera combattente. Ed è una passione che le costa molti sacrifici, anche se la ragazza ha ottime abilità organizzative e riesce a gestire la sua vita senza far mancare nulla a nessuno: effettua i suoi turni di lavoro, si reca col treno a Cerveteri 4-5 volte a settimana per allenarsi e nel tempo libero si dedica al suo fidanzato, anche lui appassionato di arti marziali. “Mi viene sempre a vedere ogni volta che gareggio e dice che gli piace molto il fatto che io combatta perché, in Italia, non sono molte le donne che si dedicano a questi sport”.

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Martina è allenata dal maestro Giuseppe Simeone, che è anche direttore tecnico regionale di Full Contact e ha il compito di selezionare gli atleti del Lazio per le gare internazionali. Per quello che poi è stato il trionfo di Budapest, erano stati scelti nove atleti, tra cui l’infermiera, che hanno regalato all’Italia 4 medaglie d’oro, 3 d’argento e una di bronzo. La Loi è seguita anche da Tatiana Rinaldi, ex campionessa del mondo di full contact e naturopata, che si occupa di gestire la sua alimentazione e l’aiuta a mantenere il peso in vista delle gare. Già, perché Martina non è ancora sazia di vittorie: il suo prossimo obiettivo è passare alla categoria dei professionisti, per “disputare il titolo mondiale senza caschetto”.

Complimenti, cara infermiera combattente. Speriamo che tu possa realizzare il tuo sogno di diventare una professionista della lotta, anche se…in realtà, visto il quotidiano bollettino di guerra dei nostri Pronto Soccorso (teatri di botte, fiamme, assedi, minacce, corse motociclistiche, rapine, ecc.), il tuo prezioso Full Contact servirebbe molto di più dietro al bancone d’un Triage.

Alessio Biondino

Fonte: Il Tempo

Immagini: Facebook

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