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Infermiera aggredita a Castellammare, l’arrestato: “Non sono stato io”

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Arrestato uno degli aggressori dell’infermiera al San Leonardo e rafforzate misure di sicurezza
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La vicenda dell’infermiera aggredita nel Pronto Soccorso del “San Leonardo” di Castellammare di Stabia prende una svolta inaspettata. Romeo Ferraiuolo, l’uomo attualmente detenuto con l’accusa di lesioni gravi a un operatore sanitario, sostiene che non è stato lui a sferrare il colpo che ha gravemente ferito Anna Procida.

L’aggressione, risalente al 3 gennaio scorso, ha attirato l’attenzione nazionale quando le immagini della sanitaria ferita sono diventate virali. La verità sull’incidente potrebbe emergere dalle telecamere del Pronto Soccorso, attualmente al vaglio degli inquirenti.

Ferraiuolo ha dichiarato durante l’interrogatorio di garanzia che si è trattato di una rissa, non di un’aggressione intenzionale. Secondo la sua versione, una discussione nata da uno scambio di parole poco cortese avrebbe scatenato il litigio con le due infermiere, che avevano cominciato il turno pochi minuti prima.

La versione dell’arrestato differisce notevolmente da quella delle vittime. Ferraiuolo afferma che, mentre la sorella discuteva con Anna Procida, intervenne durante una rissa e, involontariamente, colpì l’infermiera. Tuttavia, nega di essere stato l’autore del colpo che ha causato la frattura dei denti di Procida. Sostiene che un altro movimento scomposto durante la concitazione potrebbe aver causato quel danno, forse proveniente dalla sua stessa sorella, che indossava una placca ortopedica al braccio.

Entro il 18 gennaio, l’avvocato Sorrentino presenterà un’istanza al Riesame per chiedere la scarcerazione o almeno gli arresti domiciliari per Ferraiuolo. Nel frattempo, l’attenzione si concentra sulle registrazioni delle telecamere, che potrebbero essere decisive nel determinare la responsabilità dell’accusato.

La comunità attende con ansia lo sviluppo delle indagini per far luce su questa drammatica vicenda nel cuore del Pronto Soccorso. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.

Redazione Nurse Times

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