I 26 oss precari che da giorni protestano davanti alla sede del Consiglio regionale della Sardegna per essere stati esclusi dalla graduatoria prioritaria di stabilizzazione, dopo aver lavorato per l’Asl Cagliari durante la pandemia, sono stati ricevuti dagli assessori regionali Armando Bartolazzi e Desiré Manca, che insieme alle Commissioni congiunte di Sanità e Lavoro ne hanno ascoltato le istanze.
“Da parte della politica stiamo ricevendo il massimo ascolto, ma è necessario che alle parole seguano i fatti – dichiara Gianfranco Angioni, referente del sindacato USB Sanità e portavoce della protesta –. Abbiamo rivendicato i diritti di questi 26 oss affinché abbiano la stessa dignità e lo stesso rispetto garantiti a chi invece è stato assunto”.
E finché i diritti rivendicati dagli oss precari non saranno riconosciuti la protesta non si placherà. Anzi, ne sono state annunciate nuove forme per i prossimi giorni, compreso lo sciopero della fame.
La Regione Sardegna, dal canto suo, promette di intervenire. “Non è solo un discorso di stabilizzazione – spiega l’assessore Manca –. Bisogna fare una ricognizione di tutti gli oss che hanno lavorato nel periodo del Covid in tutta la regione. Non vale solo per il territorio di Cagliari, Sassari, Olbia, Oristano o Nuoro”.
Così, invece, Camilla Soru, presidente della Commissione Lavoro: “Questi oss hanno occupato per tanto tempo, hanno dormito qui fuori per chiedere di essere ascoltati, e noi vogliamo proporre una risoluzione che impegni finalmente la Giunta a prendere in mano questa situazione. Speriamo di risolvere la situazione in breve tempo”.
Redazione Nurse Times
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