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Massimo Randolfi

Impiantata per la prima volta protesi del ginocchio in titanio da stampa 3D

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Impiantata per la prima volta protesi del ginocchio in titanio da stampa 3D
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Presso la Fondazione Policlinico Gemelli è stata impiantata per la prima volta al mondo una nuova rivoluzionaria protesi del ginocchio in titanio da stampa 3D. L’intervento è stato effettuato dal dott. Ivan De Martino, inventore, insieme a due colleghi americani, di questa innovativa protesi al titanio ‘poroso’ (trabecolare). L’intervento è stato svolto su un 49enne che aveva sviluppato una forma di artrosi secondaria a seguito di una frattura del piatto tibiale, causata da un incidente stradale. Il dott. De Martino, ortopedico presso la UOC di Ortopedia e traumatologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, diretta dal prof. Giulio Maccauro, ha solo 38 anni ed è un ‘cervello di rientro’ in Italia, dopo 7 anni passati negli Usa, racconta insalutenews.it.

“L’artrosi è un processo degenerativo della cartilagine articolare – spiega il dott. Ivan De Martino, – che normalmente osserviamo negli anziani”. L’intervento tradizionale di artroprotesi di ginocchio prevede l’uso del ‘cemento’ osseo (polimetilmetacrilato, PMMA) per ancorare la protesi all’osso. Tuttavia, il cemento dopo 15-20 anni può cedere e le protesi possono ‘scollarsi dall’osso’. “Per questo – spiega il dott. De Martino – nei giovani è nata l’esigenza di ancorare le protesi in maniera diversa; si è passati dunque a nuove soluzioni: le protesi non cementate di nuova generazione, che si inseriscono direttamente nell’osso, lasciando che questo vi aderisca direttamente”.

Protesi non cementate prodotte attraverso una stampante 3D

Un tentativo del genere era già stato fatto una ventina d’anni fa, ma senza successo. “I problemi di allora – prosegue il dott. De Martino – sono stati superati con le moderne tecnologie, come le protesi non cementate prodotte attraverso una stampante 3D. Si tratta di soluzioni adatte ai giovani, che hanno esigenze diverse dall’anziano, comprese quelle di tornare a svolgere alcuni tipi di attività sportiva come giocare a tennis o a sciare; questo comporta dei carichi diversi sulla protesi, che viene utilizzata di più e per un periodo più lungo. Qui al Gemelli eravamo già all’avanguardia per le protesi del ginocchio nel giovane e adesso siamo stati i primi al mondo ad utilizzare una di queste nuove protesi innovative nell’uomo. Il 29 aprile scorso abbiamo impiantato la prima protesi al titanio stampata 3D su un paziente di 49 anni con artrosi post-traumatica, dovuta ad una frattura del piatto tibiale, riportata a seguito di un incidente motociclistico”.

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