Introduzione di Giuseppe Papagni
Grande successo per il progetto editoriale targato Nurse Times denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis). Sono numerosi i lavori di tesi di laurea che giungono ai nostri autori e al nostro indirizzo mail [email protected].
La dott.ssa Rita Fersino, laureatasi nell’anno accademico 2015/2016, presso l’Università degli studi di Pavia, presenta qui la sua tesi dal titolo: “Il SUICIDIO IN OSPEDALE: IL RUOLO FONDAMENTALE DELL’INFERMIERE NELLA PREVENZIONE E GESTIONE DEL PAZIENTE A RISCHIO SUICIDARIO”; relatore Prof.Maurizio Ramonda.
…di Rita FERSINO
Obiettivo
L’elaborato si propone di analizzare e confrontare i testi e gli articoli scientifici presenti in letteratura che riguardano la prevenzione e gestione del suicidio in pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, allo scopo di orientare la pratica infermieristica verso interventi idonei a garantire il miglior controllo del fenomeno, ridurre e/o prevenire il numero di suicidi e/o tentativi di suicidio.
Si cercherà di focalizzare l’interesse sull’importanza del ruolo infermieristico, dei suoi compiti e cosa, egli, può fare per prevenire il fenomeno.
Facendo chiarezza sulla necessità o meno di una formazione specifica per la prevenzione del suicidio.
Metodo
Revisione della letteratura attraverso ricerca bibliografica delle parole chiave sulle Banche Dati Biomediche PubMed, Ministero della Salute, libri di testo e articoli di carattere scientifico attraverso riviste ufficiali e sitografia.
Per la revisione sono stati selezionati 6 articoli, in lingua inglese.
Conclusioni
Vi è una letteratura frammentata a riguardo, dove le posizioni prese sono discordanti e disomogenee.
In base ad alcuni studi si tende a ricorrere ad una formazione generale ponendo l’importanza sulla necessità di rafforzare esclusivamente le pratiche cliniche di reparto, l’assistenza centrata sul paziente, gli interventi basati sulle evidenze e la collaborazione interprofessionale.
Altri studi invece, comprovati da esperienze pratiche , hanno dimostrato come una formazione specifica sia fondamentale per la prevenzione del fenomeno, in quanto una scarsa conoscenza, attitudini e comportamenti sbagliati possano avere un impatto negativo sulla cura e sicurezza del paziente a rischio suicidario, non solo nei reparti dove il fenomeno si presenta con interesse maggiore ma in tutti i reparti.
Perciò, programmi di istruzione specifici e informazioni relative al personale infermieristico possono offrire reali benefici con una valutazione e gestione migliore del paziente e della cura prevista.
Allegato
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