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Il sistema di soccorso extraospedaliero negli USA e in Germania: Emt e Rettungshelfer

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Il sistema di soccorso extraospedaliero negli USA e in Germania: Emt e Rettungshelfer 1
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In questo articolo metteremo a confronto due organizzazioni diverse di soccorso extraospedaliero, il sistema statunitense che vede come protagonista la figura dell’Emergency Medical Technician (EMT), un vero e proprio professionista del soccorso; e il sistema tedesco che vede la figura del Rettungshelfer, un soccorritore non autorizzato a compiere alcuna manovra invasiva se non sotto la supervisione del personale medico o in presenza di uno stato di necessità.

Il sistema statunitense

Nel sistema statunitense gli standard per quanto riguarda il soccorso pre-ospedaliero sono definiti a livello dei singoli Stati, benché debbano rispondere comunque alle normative nazionali.

Gli EMT (Emergency Medical Technician) si dividono in 4 categorie a seconda della formazione ricevuta, che può variare dalla formazione di base a quella più avanzata di paramedico:

  • EMT-B (Basic): per accedere al livello base, i soccorritori devono frequentare un corso di formazione di 110 ore. Superato l’esame di certificazione, essi saranno abilitati a compiere tutte le manovre non invasive di soccorso, prima tra tutte il BLS. I tecnici di livello base, nella maggior parte degli stati, sono inoltre autorizzati ad assistere i pazienti nell’assunzione di farmaci già loro prescritti per le situazioni particolari, come nitroglicerina, albuterolo o epinefrina tramite autoiniettori.
  • EMT-I (Intermediate): per ottenere le certificazioni di livello intermedio, i soccorritori devono frequentare un corso di formazione di durata variabile, da alcuni mesi ad un anno, in base allo Stato, integrati da continui tirocini a bordo di ambulanze ALS e negli ospedali.
    • EMT-I/85: i soccorritori di livello I/85 sono autorizzati a compiere alcune manovre invasive o diagnostiche, come terapie e.v., l’utilizzo di strumenti avanzati per garantire la pervietà delle vie aeree (maschera laringea, combitube e in alcuni stati anche l’intubazione), e l’interpretazione di ECG; per quanto riguarda i farmaci e i liquidi, essi sono solitamente gli stessi utilizzabili dai colleghi di livello base, benché in alcuni Stati possano somministrare destrosio al 5 e 50%, epinefrina 1:1000 e 1:10.000, narcan, atropina e tiamina.
    • EMT-I/99: rispetto ai colleghi di livello I/85, i tecnici di livello I/99 possono eseguire tecniche decisamente più invasive come la decompressione di uno pneumotorace, l’intubazione endotracheale, il drenaggio nasogastrico, la lettura di un elettrocardiogramma e la somministrazione di farmaci per il trattamento di alcune aritmie.
  • EMT-P (Paramedic): quello di paramedico è il massimo livello conseguibile da un soccorritore, attraverso corsi di durata variabile tra gli 8 mesi e i 4 anni, che lo portano ad apprendere tutte le tecniche dell’Advanced Life Support. Il paramedico è tipicamente autorizzato ad effettuare interventi invasivi come la cricotiroidotomia, la toracotomia, l’iniezione intraossea, il posizionamento di un catetere venoso centrale (CVC) o la sutura di ferite; il paramedico è inoltre formato all’interpretazione di ECG a 12 derivazioni, alla defibrillazione manuale, alla cardioversione e alla somministrazione di numerosi farmaci, in alcuni stati addirittura di qualsiasi tipo.

Il sistema tedesco

Rettungshelfer

In Germania il livello più elevato di soccorso è offerto dai medici con specializzazione biennale in soccorso sanitario (Notartz) e dai soccorritori di livello avanzato, che possono avvalersi di altre due categorie di soccorritori con formazione di livello inferiore.

  • Rettungshelfer (RH): il livello più basso nel soccorso pre-ospedaliero, con 160 ore di lezione teorica e altre 160 di tirocinio, tra ospedale e mezzi di soccorso. Il Rettungshelfer solitamente ricopre il ruolo di autista delle ambulanze da trasporto, e più raramente è alla guida dei mezzi di emergenza.
  • Rettungssanitäter (RS): con 160 ore di lezioni teoriche, 160 di tirocinio ospedaliero e 160 sui mezzi di soccorso, il Rettungssanitäter ricopre solitamente in ruolo di leader sulle ambulanze da trasporto e quello di autista o soccorritore avanzato su quelle di emergenza, avendo capacità vicine all’ALS.
  • Rettungsassistent (RA): quella di assistente è la massima qualifica conseguibile, comparabile a quella di paramedico, attraverso un corso di formazione della durata di circa un anno, seguito da 1600 di tirocinio, coperte solitamente in un altro. Gli allievi paramedici che hanno già conseguito la certificazione di Rettungssanitäter (soccorso avanzato) devono affrontare solitamente un minore programma teorico, e a volte anche pratico, permettendo così di ottenere il diploma in minor tempo; se dotati di qualifiche inferiori, inoltre, possono combinare il tirocinio con il servizio effettivo come soccorritori, integrando le squadre di emergenza come secondi o terzi soccorritori. Le competenze avanzate dei paramedici si dividono tra quelle diagnostiche, come l’ECG e l’auscultazione, le manovre di soccorso invasive come l’intubazione endotracheale e l’applicazione di terapie endovenose, sottocutanee e intramuscolo.

Bisogna infine sottolineare che né i soccorritori avanzati né i paramedici sono autorizzati a compiere alcuna manovra invasiva se non sotto la supervisione diretta del medico, che deve quindi essere fisicamente presente sulla scena: solo allora possono mettere in atto le manovre apprese durante la loro formazione.

Solo in casi eccezionali, in cui la vita del paziente è in serio pericolo, il paramedico o il soccorritore avanzato possono violare questa norma invocando lo stato di necessità; questa pratica, che consiste evidentemente nel violare la legge federale, è regolata da linee guida locali che non possono tuttavia renderla legale.

L’opera autonoma del paramedico o del soccorritore avanzato in casi di emergenza è solitamente limitata a precisi protocolli, come la defibrillazione, l’intubazione endotracheale(senza rilassanti) e la somministrazione di farmaci in casi specifici, come adrenalina durante la RCP, destrosio per l’ipoglicemia, benzodiazepine in caso di attacchi epilettici, nitroglicerina in caso di infarto miocardico acuto, elettroliti endovenosi per prevenire lo shock ipovolemico.

Massimo Randolfi

 

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