Chiesto un intervento del ministero della Difesa al fine di modificare l’avviso per l’arruolamento di personale sanitario.
Il Sindacato dei Militari ha scritto nuovamente al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta (foto), contestando il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’arruolamento di personale laureato nelle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche sanitarie e della riabilitazione (G.U. 4ª S.S. n. 19 del 8 marzo 2019) – Inquadramento del personale sanitario e iscrizione Albo professionale. Di seguito la nota che accompagna la lettera.
“Il Sindacato dei Militari è fermamente convinto che al personale militare esercente le professioni sanitarie deve essere riconosciuto il medesimo inquadramento direttivo professionale previsto nel resto del pubblico impiego, come avviene nell’ambito dello stesso ministero della Difesa presso la direzione generale del Personale civile.
Pertanto, alla luce della normativa vigente e di quanto recentemente affermato dallo stato maggiore della Difesa in data 14 marzo 2019, con nota Prot. M_D SSMD REG2019 0044941, la scrivente organizzazione sindacale, al fine di tutelare la salute de propri iscritti, nonché dei fruitori delle competenze del personale militare esercenti le professioni sanitarie, in virtù delle collaborazioni già in essere tra sanità militare e civile, chiede un immediato intervento della S.V. affinché, con la massima urgenza consentita, sia modificato il bando di concorso in oggetto, prevedendo:
1) l’inquadramento del personale laureato nelle professioni sanitarie nel ruolo direttivo del personale sanitario militare;
2) il requisito dell’obbligatorietà di iscrizione al relativo Albo professionale”.
Redazione Nurse Times
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