Il maialino Bacon ed il suo tenero grugnito sono sbarcati presso l’Hospice San Francesco di Rieti nell’ambito di un progetto di Pet Therapy.
In questo caso però, la proprietaria del porcellino ammaestrato, Consuelo D’Antonio, precisa come si tratti di Pig Therapy. Il trattamento avrà come obiettivo quello di dare sollievo ai malati terminali presenti nella struttura di eccellenza rietina.
“Si, un maialino in corsia. E i benefici sui pazienti si vedono”, ribadiscono medici, infermieri e operatori sociosanitari della struttura. Anche gli stessi pazienti e famigliari non fanno altro che chiedere di poterlo incontrare.
Si tratta della prima volta che un animale simile riesce ad ottenere le autorizzazioni necessarie per entrare in un reparto ospedaliero.
Il piccolo maialino vietnamita è anche il protagonista del libro Pig Therapy di Consuelo D’Antonio. Parenti, operatori sanitari e malati lo hanno subito accolto con curiosità e amore.
“Da un anno ormai ci stiamo imbattendo in questa nuova ed unica esperienza, il cui obiettivo è quello di dimostrare le migliorie fisiche e psicologiche che l’animale può portare sulle persone” spiegano i dirigenti dell’Hospice San Francesco.
Si tratta di “una ricerca in gran parte sperimentale – proseguono dall’Hospice – resa possibile grazie alla volontà del referente del servizio del reparto, la dottoressa Anna Ceribelli. Il tutto raccoglie una connotazione umana quanto scientifica: non dimentichiamo che tale esperienza è stata presentata a livello nazionale e sarà spunto per ulteriori lavori. Un grazie sentito per tutti gli operatori sanitari e di supporto, in particolare al coordinatore Alessandro Faraglia, alla dott.ssa Marianna Brollo, al dott. Andrea Boncompagni, medici di riferimento storici dell’Hospice che hanno permesso di realizzare questa esperienza e di renderla parte integrante di un servizio sociale e medico molto complesso” aggiungono dal San Francesco.
L’arrivo in corsi di Bacon e della grande professionalità di Consuelo hanno portato ulteriore conforto, sorriso e cure all’Hospice San Francesco, sottolineando ancora una volta l’unicità e la forza di questa struttura.
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