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Il dott. Lattanzi presenta la tesi infermieristica “Nuova chiave di lettura delle cure territoriali: il Chronic Care Model”

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Il dott. Lattanzi presenta la tesi infermieristica "Nuova chiave di lettura delle cure territoriali: il Chronic Care Model"
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Ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.

Il dott. Thomas Pietrantoni Lattanzi laureatosi presso l’Università “La Sapienza” presenta la tesi dal titolo “Nuova chiave di lettura delle cure territoriali: il Chronic Care Model”.

Introduzione

La valutazione dello stato di salute della popolazione ha fatto emergere un’incidenza sempre maggiore di patologie croniche, dovute anche ad un allungamento della vita. Ciò mette in luce quanto sia importante attuare dei processi di prevenzione e dei sistemi organizzativi appositi. Verrà quindi valutato l’utilizzo del Chronic Care Model come strumento di sviluppo dell’assistenza territoriale che va ad integrarsi con le strutture ospedaliere, deputate al trattamento delle patologie acute che richiedono livelli assistenziali diversi. Così facendo si raggiunge un maggiore controllo sulle malattie croniche, che porta ad una diminuzione dell’overcrowding negli ospedali, un miglioramento della salute generale nella popolazione senza tralasciare il mantenimento dei costi.

Obiettivo dello studio

Obiettivo di questo studio è cercare una soluzione per migliorare la qualità di vita della popolazione, intervenendo sulla rete territoriale e dimostrando come la figura dell’infermiere possa essere decisiva anche in un contesto diverso da quello ospedaliero, seppur ottenendo risultati anche in quest’ultimo. Quello finale, è dimostrare come il Chronic Care Model possa rispondere a tutte queste esigenze.

Materiali e metodi

Per lo svolgimento di questo studio è stata eseguita una revisione sistematica dei dati pubblicati dalla regione Toscana in seguito all’applicazione del Chronic Care Model, confrontando i dati pre e post applicazione, relativi sia alla spesa economica che allo stato di salute dei pazienti. In precedenza, erano stati esaminati i dati Istat, che hanno permesso di avere una visione generale della popolazione e quindi di potersi focalizzare sui problemi principali.

Risultati: Mediante un’analisi comparativa delle fonti di riferimento, in particolare della regione Toscana, è emerso che il Chronic Care Model sia ritenuto un modello d’assistenza valido capace di permettere un miglior utilizzo di risorse sia umane che materiali, idoneo nella prevenzione dell’insorgenza di nuove patologie e trattamento delle complicanze di patologie già pre-esistenti, capace di ridurre la pressione sugli ospedali e di migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Conclusioni

Abbiamo visto come il Chronic Care Model risulti un modello non solo conveniente in un rapporto di costi/benefici, ma anche dal punto di vista sanitario. L’utilizzo del Chronic Care Model non dimentica il contesto attuale, in cui le aziende sanitarie solo legate ai vincoli di bilancio annuale, ma allo stesso tempo pone il cittadino sotto un punto di vista olistico, considerandolo nella sua interezza e non soltanto nella sua condizione di sick-role.

Thomas Pietrantoni Lattanzi

Allegato

Tesi: “Nuova chiave di lettura delle cure territoriali: il Chronic Care Model”

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