“Vorrei incontrare l’infermiera, per dirle di non sentirsi in colpa e di non avere paura per me” dice la 23enne tirocinante di Psicologia a cui, in un ospedale di Massa Carrara, domenica scorsa è stata somministrata, per errore, un’intera fiala di vaccino Pfizer-Biontech. “Sto bene e vorrei che insieme superassimo questo momento”, fa sapere la ragazza. Nè la giovane né la famiglia hanno per ora manifestato intenzione di denunciare o rivalersi sull’infermiera o sulla struttura sanitaria.
Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia ha commentato il caso. “Non sappiamo cosa succederà perché non sono mai stati rilevati episodi analoghi” ha detto.
Al momento la giovane sta bene e verrà monitorata dai medici. “Non dovrebbe succedere nulla di grave” ha aggiunto Marino. La ragazza, molto impaurita, dopo 24 ore di osservazione in reparto, adesso è a casa.
Inizialmente si era diffusa la notizia che le dosi di vaccino somministrate sarebbero state 6. In realtà si tratta di 4. La novità è emersa nel corso dell’audit interno effettuato dall’Asl Toscana nord ovest e terminato nella serata di ieri (10 maggio) all’ospedale Apuane di Massa, spiega firenze.repubblica.it. Nel corso dell’audit è stato analizzato in maniera accurata il flacone utilizzato per la vaccinazione ed è stato misurato il quantitativo esatto di soluzione vaccinale ancora presente. Si tratta di circa 0,15 ml.
Le 4 dosi di vaccino somministrate alla 23enne: “un errore umano”
Intanto la Asl Toscana nord ovest ha aperto un’indagine interna. Si conosce solo un altro caso per ora nel mondo, quello di un infermiere in Israele che ha ricevuto cinque dosi di Pfizer. Tommaso Bellandi, responsabile della sicurezza del paziente della Asl sostiene che si sia trattato di un calo di attenzione: “È stato un errore umano, dovuto al grande stress che i nostri sanitari stanno affrontando in questi mesi. Non doveva succedere, ma quando si lavora tanto purtroppo capita. L’infermiera non ha inserito la soluzione fisiologica nel flaconcino che contiene sei dosi di principio attivo Pfizer. Ha dimenticato questo passaggio e quindi quando è andata ad aspirare il contenuto per una iniezione ha in realtà aspirato tutto il principio attivo”. La ragazza, che si trovava ancora nel parcheggio dell’ospedale e stava per tornare a casa, è stata immediatamente richiamata e ricoverata al Noa e adesso verrà seguita a Careggi, dove una equipe di medici monitorerà il suo sistema immunitario.
Per ora la ragazza accusa solo i tipici sintomi post vaccinazione: “Febbre, dolori alle ossa e difficoltà a muovere il braccio” ma “sta bene” afferma l’Azienda sanitaria.
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