ROMA – “Quello che stiamo vivendo è un momento delicato: mai come ora sviluppare una educazione contro la violenza significa sviluppare e costruire la pace. Celebrare in questo contesto, il 12 marzo prossimo, la prima Giornata contro la violenza verso gli operatori sanitari è tanto più importante, perché vuol dire diffondere e disseminare una nuova cultura: quella della solidarietà, dell’amicizia tra i popoli, del rispetto della dignità di ogni uomo”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, in previsione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che, prevista dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113 e indetta con Decreto interministeriale firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, si celebrerà appunto il 12 marzo di ogni anno.
Per questa prima Giornata, il Presidente Anelli ha scelto di essere a Bari, dove l’Ordine territoriale organizzerà il convegno “Sicurezza dei Medici e degli Operatori Sanitari in tempo di Pandemia: Prevenzione, Vaccini, Violenza”.
Parteciperanno, insieme a lui, anche il Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, il Presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese.
“Celebrare a Bari questa manifestazione – spiega Anelli – ha un particolare significato, perché ricorda il sacrificio di Paola Labriola, la psichiatra barbaramente uccisa nel suo ambulatorio da un suo paziente, diventato poi il suo aguzzino. Bari rappresenta il punto di origine di un’azione dell’Ordine prima e poi della Fnomceo contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari. Un’attività che ha visto il Parlamento veramente molto sensibile, tanto da approvare una legge contro la violenza degli operatori sanitari e da prevedere l’istituzione di questa giornata che ogni anno celebreremo. Un grazie quindi ai nostri parlamentari, ai Ministri, un ringraziamento soprattutto a tutti coloro che si impegnano e si impegneranno nella promozione di una cultura che va contro ogni forma di violenza“.
Redazione Nurse Times
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