L’utilizzo di clorochina o idrossiclorochina, farmaci utilizzati contro il Covid-19 soprattutto nella prima fase dell’emergenza, può provocare disturbi psichiatrici e comportamenti associati al suicidio. L’Agenzia Europea dei medicinali (Ema) lancia l’allerta a seguito di una revisione di tutti i dati disponibili.
La revisione è stata avviata a maggio 2020 dopo che l’Ema “era stata informata dall’agenzia spagnola dei medicinali (Aemps) di 6 casi di disturbi psichiatrici in pazienti Covid a cui erano state somministrate dosi di idrossiclorochina superiori a quelle autorizzate”.
La clorochina e l’idrossiclorochina sono autorizzate nell’Unione Europea per il trattamento di alcune malattie autoimmuni e della malaria. In considerazione del loro uso durante la pandemia, l’Ema aveva ricordato i rischi di questi medicinali già a maggio 2020, includendo tra questi “un aumento del rischio di problemi cardiaci, inclusi aritmie e arresto cardiaco”.
Sulla base dei più recenti dati, è emerso che gli effetti collaterali dell’idrossiclorochina possono verificarsi “nel primo mese dopo l’inizio del trattamento, mentre per la clorochina, non c’erano dati sufficienti per stabilire un calendario chiaro”.
Il Comitato per la sicurezza (Prac) dell’Ema raccomanda, pertanto, di aggiornare le informazioni sul prodotto per fornire migliori informazioni agli operatori sanitari.
Fonti: ansa.it; rainews.it
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