Giulio Deangeli, talentuoso studente dell’Università di Pisa, ha conseguito la sua terza laurea all’età di soli 25 anni. Il giovane ha completato il corso di studi conseguendo il titolo di ingegnere biomedico.
L’allievo della Scuola Superiore Sant’Anna ha intenzione di proseguire i propri studi per poter realizzare il proprio sogno: sconfiggere le malattie neurodegenerative.
Per fare ciò ha deciso di conseguire nel corso dei prossimi mesi una quarta laurea dopo quelle in medicina e chirurgia, ingegneria e biotecnologie.
L’altro ieri, rende noto l’Ateneo pisano, Deangeli ha discusso la sua tesi sulle metodiche ingegneristiche avanzate di stimolazione elettrica e magnetica del cervello, applicate alle malattie neurodegenerative.
«Anche questa volta – racconta l’Università – si è presentato con la media del 30 e ha concluso il suo percorso di studi con il massimo dei voti». Al 20 luglio scorso risale la prima laurea in medicina e chirurgia, al 23 settembre quella in biotecnologie.
«Ho le lacrime agli occhi pensando che oggi si corona il sogno di ripercorrere le orme di un mio mito, oltre carissimo amico, Carlo Maria Rosati – ha commentato Giulio Deangeli al temine della discussione -. Per me è stato un’ispirazione formidabile, e gli sarò sempre grato per il modello straordinario che mi ha offerto, oltre che per la sua amicizia, che mi onora. Spero con tutto il cuore che il mio percorso possa ispirare tanti altri giovani a perseguire studi interdisciplinari, non per battere dei record, ma perché questo approccio è veramente essenziale per affrontare le sfide scientifiche della ricerca odierna».
La prossima laurea da conseguire sarà quella magistrale in biotecnolgie molecolari: Giulio Deangeli conta di portare a temine entro la fine dell’anno per poi volare all’Università di Cambridge per il dottorato in clinical neurosciences per il quale si è guadagnato 5 borse di studio, mente il 16 ottobre a Roma riceverà la benemerenza del premio Eccellenza italiana, ideato dal giornalista Massimo Lucidi e nato con l’obiettivo di premiare l’Italia del merito e del talento. Per il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, «l’Italia ha bisogno, in questo momento, di esempi positivi e Giulio è uno di questi».
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