In occasione della Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, che si celebra oggi, venerdì 11 aprile, la Commissione d’Albo dei Tecnici di Neurofisiopatologia (TNFP) dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio invita a riflettere sul ruolo essenziale del TNFP nel percorso che va dall’accertamento di morte encefalica all’espianto degli organi.
“Il tecnico di neurofisiopatologia è un professionista sanitario dotato di competenze specialistiche nella valutazione delle funzionalità del sistema nervoso centrale e periferico – commenta Diego Catania, presidente dell’Ordine -. Grazie alla sua formazione e preparazione, maturata nell’ambito di un percorso universitario abilitante, riveste un ruolo insostituibile nell’iter del trapianto di organi, contribuendo a uno dei processi più virtuosi del Servizio sanitario nazionale, che nell’ultimo anno ha registrato numeri record: nel 2024 sono state eseguite 2.110 donazioni, per un totale di 4.692 trapianti”.
“Il TNFP è la figura professionale incaricata di eseguire l’elettroencefalogramma (EEG) per l’accertamento di morte encefalica, come stabilito dal Decreto del Ministero della Salute dell’11 aprile 2008 – spiega Maurizio Vergari, presidente della Commissione d’Albo TNFP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio -. A seguito dell’esame, viene convocata una Commissione formata da più figure professionali allo scopo di accertare la morte encefalica – un processo di osservazione che dura almeno sei ore – con la conseguente possibilità di espiantare gli organi a seguito di consenso del paziente donatore o dei suoi familiari. Il TNFP, quindi, rappresenta un vero e proprio ‘spartiacque’ nel percorso di donazione: opera con competenza e sensibilità in collaborazione con le altre figure professionali coinvolte, affinché ogni passaggio del protocollo si svolga con precisione e nel rispetto della legge”.
“Quest’anno ricorre il trentennale dalla pubblicazione del suo profilo professionale, istituito con il Decreto Ministeriale n. 183 del 15 marzo 1995 – prosegue Alice Granvillano, vicepresidente della CdA -. Per l’occasione, la nostra Commissione d’Albo, in collaborazione con altre CdA della Lombardia, ha realizzato un’inserzione pubblicata su un quotidiano a tiratura nazionale. Vogliamo sensibilizzare le persone sul nostro contributo al sistema salute e farci conoscere meglio a chi magari ci ha già incontrati senza saperlo: oltre all’esecuzione di esami come l’elettroencefalografia, l’elettroneuromiografia ed ultrasuoni e i potenziali evocati, il TNFP si occupa anche degli accertamenti per lo studio del sonno e del monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio del sistema nervoso durante gli interventi chirurgici complessi, al fianco di neurologi, neurochirurghi e anestesisti”.
“Il processo di donazione è sicuramente uno degli ambiti in cui la responsabilità del TNFP appare in tutta la sua complessità e profondità, imponendo un atteggiamento rigoroso dal punto di vista professionale e deontologico – aggiunge Giada Aglieco, componente della CdA -. Alla nostra figura è richiesto di agire per tutelare la dignità della persona deceduta e dei suoi familiari e di adottare una comunicazione trasparente ed empatica, nel rispetto delle differenze spirituali, culturali e religiose di ciascuno”.
Per rispondere alle domande più frequenti che si legano alla decisione se diventare o meno donatore di organi, in occasione di questa giornata e fino alla fine del mese di maggio 2025, la Commissione d’Albo TNFP ha attivato un modulo in cui è possibile inserire i propri quesiti in forma anonima, chiamato “Donazione di organi: dubbi, domande, timori. Risponde il tecnico di neurofisiopatologia”. Alla chiusura del form, le domande raccolte saranno pubblicate sul sito e sui canali Facebook e LinkedIn dell’Ordine insieme alle risposte, dove rimarranno a disposizione di chiunque ne avesse bisogno.
“Abbiamo ideato questa iniziativa perché auspichiamo che sempre più persone maturino la decisione di donare – conclude Ramona Togni, componente della CdA -. Acconsentire alla donazione, nella consapevolezza della professionalità e competenza di tutte le figure coinvolte e del rigore dei parametrici scientifici adottati, è un modo per riconoscerci parte di una dimensione collettiva e umana che va al di là di quella individuale e che ci rende indispensabili gli uni agli altri, consentendoci di trasformare la perdita del singolo in una nuova speranza per la comunità”.
Redazione Nurse Times
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