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Ginnastica Vescicale: cosa fare se il medico la prescrive?

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Ginnastica Vescicale: cosa fare se il medico la prescrive?
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Nel seguente articolo sarà esaminata l’efficacia della ginnastica vescicale effettuata prima della rimozione del catetere vescicale

Pratica ormai in disuso dalla maggior parte degli Infermieri ma non ancora completamente scomparsa dalla routine quotidiana di alcuni reparti.

La procedura di cateterismo vescicale viene utilizzata nel 15-25% dei pazienti sottoposti a ricovero ospedaliero. Le finalità principali sono il monitoraggio della diuresi e la prevenzione della ritenzione urinaria garantendo il drenaggio vescicale.

Pur essendo un dispositivo frequentemente utilizzato, il catetere vescicale non risulta essere privo di rischi. Il più comune è rappresentato dalle infezioni delle vie urinarie.

Di seguito analizzeremo le evidenze scientifiche disponibili nella gestione dei cateteri vescicali, al fine di fare chiarezza in merito alla pratica della ginnastica vescicale, ancora diffusa ed utilizzata in alcuni reparti ospedalieri italiani

È stata effettuata una ricerca nelle banche dati di revisioni sistematiche ed  una sintesi della revisione EBN condotta sulla ginnastica vescicale.

Iniziamo cercando di creare una definizione di Ginnastica Vesciale.

La ginnastica vescicale si realizza chiudendo ad intervalli il flusso del catetere vescicale mediante l’apposizione di un tappo o mediante il clampaggio del sistema di raccolta. L’obiettivo per il quale essa è praticata è rappresentato dal tentativo di riabituare la vescica a riempirsi periodicamente in modo da ripristinare la continenza alla rimozione del catetere.

Tale pratica è stata da tempo messa in discussione per diversi motivi:

  1. se il catetere viene chiuso più volte durante la giornata (spesso con lo stesso tappo) si determina una stasi di urina all’interno della vescica, che può aumentare l’incidenza delle infezioni urinarie;
  2. il muscolo detrusore della vescica non esegue nessuna forma di “ginnastica” quando il catetere rimane in situ perché lo svuotamento dell’urina avviene per drenaggio e non per contrazione dello stesso muscolo;
  3. la ginnastica vescicale non assicura la “correzione” dell’incontinenza. Essa viene garantita dalle strutture sfinteriali e dalla muscolatura del piano pelvico perineale sia nell’uomo che nella donna: tali strutture muscolari non possono essere esercitate solo mediante il semplice riempimento della vescica. Per il miglioramento del loro tono sono raccomandati interventi riabilitativi specifici, come gli esercizi per la muscolatura pelvica, il biofeedback, l’uso dei coni vaginali, la stimolazione elettrica del pavimento pelvico.

Per questi motivi è possibile affermare che la vescica dei pazienti non risenta della ginnastica vescicale. Da un esame della letteratura è inoltre emerso quanto segue:

“….si è impiegato, erroneamente, il termine “rieducazione vescicale” intesa come “ginnastica vescicale” per indicare un’ampia varietà di tecniche comportamentali.”

CONCLUSIONI

La ginnastica vescicale è una pratica inutile e dannosa basata su un razionale smentito dalla fisiologia della minzione. Ricerche condotte in merito alla sua diffusione in Italia hanno dimostrato che essa derivi probabilmente da un errore di traduzione dall’inglese.

Con il termine ginnastica vescicale ci si riferiva a metodiche di rieducazione alla minzione che niente hanno a che fare con questa pratica assolutamente da evitare.

Pertanto colleghi non è più possibile continuare ad effettuare questa procedura obsoleta che espone ad enormi rischi le persone che assistiamo oltre a determinare una perdita di tempo per gli Infermieri.

Quindi, qualora vi dovessero prescrivere una procedura simile o qualora la vostra collega o coordinatrice dovesse raccomandarsi di eseguire la ginnastica vescicale, non dovrete far altro che mostrare le ricerche internazionali effettuate in merito a questo argomento, che potrete trovare tra le fonti di questo articolo e riportare in cartella il vostro rifiuto ad eseguire una procedura priva di fondamenta scientifiche e potenzialmente dannosa per la salute del paziente.

Simone Gussoni

Fonti: Joanna Briggs Institute, Management of Short Term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections, Vol 4, 2000. Traduzione a cura di Benfenati E. Totale pagine 6.

Patelli M, Ruggeri M. Prove di efficacia della ginnastica vescicale effettuata prima della rimozione del catetere vescicale. Da Centro Studi EBN Attività 2002: 14-22. Totale pagine 8.

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