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Ghilarza (Oristano), “medici in affitto” confermati al Punto di primo intervento

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Ghilarza (Oristano), due reparti dell'ospedale chiuderanno ad agosto. Solinas (M5S): “Epilogo annunciato”
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Una scelta, quella dell’Ats, che non farà piacere agli Ordini professionali della Sardegna.

L’Ats Oristano affiderà per altri sei mesi la gestione del Punto di primo intervento di Ghilarza (ospedale Delogu) al Medical Support Team, società di Vicenza che, unica concorrente, si è aggiudicata la gara d’appalto. Un servizio assicurato h24 dallo scorso maggio con la formula dei cosiddetti medici in affitto. Per ogni turno sono presenti anche un infermiere e un operatore socio-sanitario, individuati tra quelli già inseriti nell’organico dell’ospedale.

“Il rinnovo dell’appalto tiene conto della qualità del servizio assicurato dalla società veneta – spiega Domenico Gallus, consigliere regionale e sindaco di Paulilatino – e anche del numero dei pazienti visitati in questi mesi: circa mille, nei primi quattro mesi di funzionamento. Cifre simili a quelle del Pronto soccorso del Delogu, chiuso un anno e mezzo fa”. In particolare, i pazienti visitati sono stati 181 a maggio, 231 a giugno, 254 a luglio e 265 ad agosto. Ma il fattore più importante, secondo Gallus, è “la soddisfazione degli utenti del Guilcer e della Planargia che si sono rivolti in questi mesi al servizio”.

Ogni medico impegnato nel Punto di primo intervento riceve una retribuzione di 700 euro per un solo turno di 12 ore, quasi 60 euro all’ora, a cui sarà aggiunto il rimborso delle spese dell’albergo, se necessario. Un compenso allettante, per un medico senza alcuna specializzazione, che arriva invece a guadagnare non più di 27 euro all’ora se impegnato nel  servizio di continuità assistenziale (guardia medica), con compiti e percorsi formativi simili.

A giugno scorso la formula dei medici in affitto è stata contestata dagli Ordini dei medici della Sardegna durante un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. In  quella occasione Nieddu aveva condiviso le perplessità manifestate dagli Ordini, escludendo la prosecuzione di questa esperienza. Un orientamento non confermato dall’Ats Oristano, pronta a rinnovo l’affidamento del servizio alla società veneta.

Redazione Nurse Times

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