In risposta al nuovo picco di contagi, Jens Spahn chiede maggiori controlli nel suo Paese: “A Roma, durante il G20, ho dovuto esibire molto spesso il certificato vaccinale”.
In Germania il ministro della Salute, Jens Spahn (nella foto insieme al collega Roberto Speranza), ha esortato a controllare di più il Green Pass nei ristoranti, nei musei e in tutti i luoghi pubblici dove è richiesto. E ha citato l’Italia come riferimento: “L’ho vissuto personalmente a Roma: in occasione del G20 mi è capitato di dover esibire il certificato vaccinale più spesso in un giorno di quante forse qui in quattro settimane”.
Spahn ha affermato che in Germania “troppo spesso” si rinuncia a controllare sulla base della “fiducia”. E ha sollecitato più controlli: “Se lo si fa in modo coerente per un paio di giorni, magari anche con delle multe, il segnale è chiaro”. In Germania ”è in corso la pandemia dei non vaccinati, ed è massiccia”, ha aggiunto nel corso della conferenza stampa tenuta a Berlino per fare il punto sui nuovi contagi da coronavirus, di nuovo in crescita.
“Nei Laender in cui ci sono alti indici d’infezione – ha spiegato il ministro – bisogna tornare a rafforzare la regola del 2G”, ossia all’accesso nei luoghi pubblici solo a chi è vaccinato oppure in grado di presentare un recente tampone negativo. Inoltre Spahn si è rivolto al personale sanitario che opera negli ospizi e nelle case di cura: a fronte dell’aumento di contagi tra le persone anziane, ”è un dovere morale farsi vaccinare”.
I numeri della nuova emergenza tedesca sono stati così sintetizzati da Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institut, intervenuto alla stessa conferenza stampa: “Nelle ultime 24 ore si sono registrati 194 decessi con e per Covid. Una settimana fa erano stati 114”.
Redazione Nurse Times
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