Lydia e Timothy Ridgeway potrebbero aver superato il precedente primato, che era di 27 anni.
Nati in Oregon tre settimane fa, i gemelli Lydia e Timothy Ridgeway potrebbero aver stabilito un nuovo record: secondo il National Embryo Donation Center di Knoxville (Tennessee), sarebbero i bambini nati vivi dagli embrioni più vecchi. Embrioni congelati ben 30 anni fa, per l’esattezza il 22 aprile 1992, e conservati su minuscole cannucce in azoto liquido a quasi 200 gradi sotto zero, in un dispositivo che somiglia a un serbatoio di propano. Se di record si tratta, è stato sottratto a Molly Gibson, nata nel 2020 da un embrione congelato per quasi 27 anni, che a sua volta aveva superato il primato della sorella Emma, nata da un embrione congelato per 24 anni.
“C’è qualcosa di sbalorditivo in tutto questo – ha detto Philip Ridgeway, il padre –. Avevo cinque anni quando Dio ha dato la vita a Lydia e Timothy, e da allora sta preservando quella vita. In un certo senso, sono i nostri figli più grandi, anche se sono i più piccoli”. La famiglia ha infatti altri quattro figli, di otto, sei, tre e quasi due anni, concepiti senza ricorrere a fecondazione assistita o a donatori. “Non abbiamo mai avuto in mente un numero fisso di figli che avremmo voluto avere – ha aggiunto Philip –. Abbiamo sempre pensato che ne avremmo avuti quanti Dio voleva darcene. E quando abbiamo sentito parlare dell’adozione di embrioni, abbiamo pensato che fosse una cosa che ci sarebbe piaciuto fare”.
Gli embrioni sono stati creati tramite fecondazione in vitro e conservati in un laboratorio di fertilità della costa occidentale fino al 2007. Inizialmente erano destinati a un’altra coppia, rimasta anonima, che però ha deciso di donarli al National Embryo Donation Center, nella speranza che qualcun altro potesse utilizzarli. Il nome medico del processo a cui si sono sottoposti i Ridgeway è “donazione di embrioni”, anche se molti lo chiamano “adozione di embrione”.
A tal proposito l’American Society for Reproductive Medicine ha voluto fare chiarezza: “L’applicazione del termine ‘adozione’ agli embrioni è imprecisa, fuorviante, e potrebbe comportare oneri per i riceventi e dovrebbe essere evitata”. Adozione e donazione non sono infatti la stessa cosa, come precisato dal dottor Sigal Klipstein, specialista della fertilità e presidente del comitato etico dell’American Society for Reproductive Medicine: “L’adozione si riferisce a bambini vivi. È un processo legale, attraverso il quale si crea un rapporto genitore-figlio che prima non esisteva. La donazione di embrioni è invece una procedura medica”.
Redazione Nurse Times
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