Venerdì sera, per ben 3 ore e mezza, il sistema informatico e telefonico della centrale unica 118 ha smesso di funzionare. Nessun disservizio ha interessato gli utenti, grazie alle procedure d’emergenza
È accaduto venerdì 22 settembre, dalle 20 alle 23:30: nuovamente un problema tecnico alla Centrale unica regionale del 118, in Friuli, e il servizio è andato i crash.
Tutti gli interventi, in gestione e in attesa, sono scomparsi dagli schermi degli operatori; e sia il sistema telefonico sia quello informatico hanno smesso di funzionare. Il buio totale.
Le schede con la localizzazione e le comunicazioni telefoniche in entrata erano bloccate, perciò le chiamate in arrivo al Numero unico dell’emergenza 112, non potevano più essere trasmesse alla Centrale del 118. Era impossibile effettuare anche quelle in uscita.
Solo il sistema studiato per le situazioni di emergenza, prontamente attivato, ha permesso di non creare disservizi: gli infermieri del 118, trovandosi nella medesima sede degli operatori del 112, sono scesi per un piano di scale e si sono trasferiti nella sede del Nue. Da lì, tramite radiotelefono o col proprio cellulare personale, trasmettevano gli estremi delle varie chiamate ai colleghi del piano di sopra (logicamente, non poteva essere usata la geolocalizzazione).
Questi ultimi trascrivevano su carta i dati che gli venivano comunicati dai colleghi del piano di sotto ed infine allertavano le ambulanze, grazie al sistema radio (funzionante) o ai propri telefonini. Per il resto… bisognava gestire i mezzi di soccorso e, senza l’aiuto della tecnologia, ciò non poteva che essere affidato alla memoria degli operatori. Qualche ritardo è stato inevitabile, ma non ha sforato oltre qualche minuto.
Ma cosa è successo? Perché si è bloccato tutto?
“Non si è trattato di un blackout, ma di un disservizio tecnico” ha precisato Simone Puksic, il presidente di Insiel, la società che ha messo a punto il software andato in tilt. Che ha continuato: “Il disservizio non è legato a sistemi Insiel, bensì di terze parti. Insiel è intervenuta con tecnici in loco e ha presidiato il problema fino alla totale risoluzione. Non ci sono state chiamate perse o non gestite, e le procedure di backup hanno garantito pienamente la continuità”.
“Per fortuna abbiamo personale che riesce ad affrontare le emergenze quotidiane”, ha dichiarato Roberto Novelli, consigliere regionale.
Già, per fortuna.
Alessio Biondino
Fonte: Messaggero Veneto
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