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Fnopi, presentati gli Osservatori permanenti e i Gruppi di lavoro

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Assistenza infermieristica e rapporto cittadini-infermieri: le 11 proposte dell’Osservatorio civico promosso da Cittadinanzattiva e Fnopi
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Si occuperanno dell’analisi e delle proposte sui temi sanitari nazionali d’interesse per le professioni di infermiere e di infermiere pediatrico.

Sabato 23 giugno la Federazione nazionale Ordini degli infermieri italiani (Fnopi) ha presentato a Bologna, nel corso del Consiglio nazionale, gli Osservatori permanenti e i Gruppi di lavoro per l’analisi e le proposte sui temi sanitari nazionali d’interesse per le professioni di infermiere e di infermiere pediatrico, cioè le due categorie che lo scorso 15 febbraio hanno visto la trasformazione dell’organo di rappresentanza da Collegio a Ordine (Legge 3/18).

Negli Osservatori e nei Gruppi sono stati inseriti alcuni tra i presidenti in carica e alcuni tra i partecipanti al “bando esperti” che la stessa Federazione (quando era ancora Ipasvi) aveva aperto nel 2016 a tutti gli infermieri d’Italia.

Sono quattro gli infermieri liguri nominati in questa occasione, due dei quali spezzini e al vertice dell’Ordine provinciale. Si tratta del presidente Gian Luca Ottomanelli, incluso nell’Osservatorio permanente 2 “Occupazione e lavoro” (forte della sua esperienza di responsabile del personale per una grande cooperativa socio sanitaria del Nord Italia), e del vicepresidente Francesco Falli, inserito nel gruppo che si occupa della legge 24/2017 (detta anche Legge Gelli-Bianco), a seguito della sua candidatura come esperto nel settore “Responsabilità-deontologia”.

Quest’ultimo gruppo deve elaborare le specifiche per lo svolgimento del ruolo di consulente tecnico d’ufficio nei tribunali italiani per le questioni relative alle responsabilità infermieristiche. L’Osservatorio che include Ottomanelli dovrà invece occuparsi del monitoraggio di situazioni molto diverse da Regione a Regione, con “regole” d’interesse professionale e lavorativo non sempre corrette, in particolare – ma non solo – nei settori della Sanità privata, avanzando le proposte correttive e costruendo le non semplici strategie di miglioramento.

È evidente che ogni situazione non conforme danneggia i cittadini utenti e – per esempio nei casi di abusivismo o di gestione dei pazienti con figure non professionali – anche le opportunità di impiego dei professionisti stessi. Alcuni di questi gruppi hanno già iniziato le loro attività, che continueranno, si presume, per almeno un anno.

Fonte: www.cittadellaspezia.com

 

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