Home Medici Fnomceo su aggressioni a medici e infermieri: “Applicare con rigore le misure previste dalla nuova legge”
MediciNT NewsPugliaRegionali

Fnomceo su aggressioni a medici e infermieri: “Applicare con rigore le misure previste dalla nuova legge”

Condividi
Recovery Plan, Anelli (Fnomceo): "Utilizzare i fondi per colmare le disuguaglianze di salute"
Condividi

Il presidente Anelli commnta con amarezza gli ultimi episodi di violenza.

Agrigento, 17 febbraio: medico aggredito all’ospedale di Sciacca. Verbania, 18 febbraio: medico e infermiere aggrediti all’ospedale Castelli. Casamassima (Bari), 23 febbraio: picchiati e minacciati di morte un medico e un infermiere in un ambulatorio del Centro polifunzionale territoriale.

Dopo un periodo di calma durante il primo lockdown, riprendono purtroppo a pieno ritmo le aggressioni a medici e infermieri. Tre solo in questa settimana. L’ultima, quella di Casamassima, dove, tra le 17 e le 18 di martedì, il marito di una paziente avrebbe preteso di entrare immediatamente in uno studio medico del poliambulatorio. All’invito dei due sanitari a rispettare il suo turno, attendendo la fine di una visita già in corso, l’uomo avrebbe dato in escandescenze, aggredendoli e minacciandoli. Gli accertamenti sono ancora in atto.

“A nome dell’Ordine dei medici che presiedo – commenta Filippo Anelli (foto), presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, esprimo solidarietà al medico di medicina generale e all’infermiere che a Casamassima sono stati vigliaccamente aggrediti sul posto di lavoro. Confido nel fatto che gli inquirenti applicheranno con rigore le misure previste dalla nuova legge sulle aggressioni agli operatori sanitari, che prevede la procedibilità d’ufficio. Invito inoltre la Asl a focalizzare l’attenzione sulla sicurezza dei medici, anche alla luce delle verifiche effettuate dagli organi inquirenti sulle sedi di guardia medica”.

Conclude Anelli: “La tragedia della pandemia aveva riavvicinato medici e cittadini, e rinnovato un’alleanza che anni di cattiva organizzazione della medicina territoriale avevano contribuito a rendere fragile. Non vorrei che il tempo degli applausi ai moderni eroi della sanità fosse già alle nostre spalle. Potremo uscire definitivamente dall’emergenza solo se sapremo riorganizzare la medicina sul territorio, ma anche reinnervare il tessuto sociale di una nuova cultura, basata sul rispetto e sulla fiducia reciproca”.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Indagine Nursing Up: "Il 60% degli infermieri lascerebbe il lavoro"
NT News

Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?

Mentre l’Italia affronta una crisi economica che colpisce duramente milioni di cittadini,...

Campania, via libera al concorso unico regionale per l'assunzione di oss: bloccati gli altri bandi
ConcorsiLavoroNT News

Concorso oss in Campania, 1.274 posti disponibili: al via le domande

È ufficiale: il tanto atteso Concorso Unico Regionale per Operatori Socio Sanitari...

Nursing Up, Nursind e Opi Grosseto: "Quando comincia a scorrere la graduatoria per l'assunzione di nuovi infermieri?"
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Specializzazioni sanitarie: arrivano le borse di studio, ma gli infermieri restano esclusi

Una recente proposta di emendamento alla Legge di Bilancio, firmata dall’onorevole Marta...