Anche la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, sostiene l’iniziativa “Disertiamo il silenzio”, proposta da intellettuali, giornalisti e attivisti, tra i quali il movimento Pax Christi, per sensibilizzare sulla situazione a Gaza. Ieri sera, in molte diocesi, alle 22 le campane delle hanno suonato, mentre la cittadinanza era invitata a fare rumore con gli strumenti che ha a disposizione.
“Condividiamo le parole del vicepresidente della Cei, monsignor Francesco Savino – afferma Filippo Anelli, presidente Fnomceo –, che ci esorta a non rimanere in silenzio di fronte alla tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza, alla crescente sofferenza della popolazione civile, al sacrificio quotidiano di chi muore di fame, di chi è privato della sua dignità. Lo ha ricordato all’Angelus lo stesso papa Leone XIV: ogni persona umana ha un’intrinseca dignità. E ha esortato le parti in tutti i conflitti a riconoscerla e a fermare ogni azione contraria ad essa”.
“I medici – aggiunge il presidente Fnomceo – sono testimoni diretti del dolore e custodi della dignità delle persone. I medici non possono restare in silenzio e in disparte, vogliono essere fragorosamente presenti per contribuire ad alleviare le sofferenze di un popolo sottoposto a violenze inaccettabili e insopportabili, specie nei confronti delle persone più fragili e dei bambini”.
“Sosteniamo la proposta di Medici senza Frontiere – prosegue il presidente Fnomceo –, che vuole contribuire a un significativo rafforzamento del programma italiano di evacuazioni mediche da Gaza, prevedendo così un aumento del numero dei bambini, soprattutto malati e denutriti, che possono essere ospitati in Italia e offrendo loro e alle loro famiglie ogni tipo di supporto”.
E ancora: “Allo stesso modo non possiamo restare indifferenti di fronte alla straziante testimonianza affidata nei giorni scorsi a un video dal dottor Mohammed Abu Mughaisib, vicecoordinatore medico di MSF a Gaza, che ha mostrato al mondo come gli operatori si prendano cura di persone, di bambini che muoiono di fame mentre loro stessi soffrono la fame. Ci uniamo al suo appello: usare il cibo, l’acqua, gli aiuti come arma in questa guerra è assolutamente inaccettabile”.
Conclude il presidente Fnomceo: “Appoggiamo la richiesta portata avanti dal nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani, mentre è in corso la pausa umanitaria: interrompere definitivamente le operazioni militari che possano coinvolgere la popolazione palestinese e aprire al più presto, sempre in maniera definitiva, anche all’ingresso e alla distribuzione permanente di aiuti alimentari e sanitari nella Striscia. A lui, che ci ha dimostrato ascolto e sensibilità con la creazione di una rete di cooperazione permanente tra la Farnesina e le organizzazioni di medici operanti sul territorio, chiediamo un impegno per l’apertura di un corridoio umanitario che permetta l’ingresso di aiuti e personale sanitario e l’evacuazione di bambini, malati e feriti verso le strutture italiane”.
Redazione Nurse Times
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